Apple e il governo irlandese sarebbero vicini a un accordo che consentirebbe a quest’ultimo di tutelarsi per le eventuali perdite causate dal trattenere i 15 miliardi di euro che è obbligata a recuperare da Apple per le imposte non versate.
Mentre la Casa della Mela si prepara a consegnare il denaro che l’Irlanda dovrà custodire, il governo irlandese vuole essere sicuro di non trovarsi nella situazione di essere costretto a risarcire Apple nel caso il fondo in cui dovrebbero confluire i circa 15 miliardi di euro, dovesse perdere di valore nel corso degli anni. Secondo quando stimano alcuni osservatori, ci potrebbero volere fino a cinque anni prima che si giunga ad un pronunciamento definitivo e cinque anni sono più che sufficienti per far crollare anche di molte centinaia di milioni di euro, il valore del titolo.
Stando a quanto riporta Bloomberg, un accordo specifico potrebbe essere siglato nelle prossime settimane. L’Irlanda è in ritardo rispetto alla tabella di marcia per il recupero della somma (operazione che avrebbe dovuto già completare a gennaio).
In linea di principio, le norme UE sugli aiuti di Stato impongono di recuperare l’aiuto di Stato incompatibile per eliminare la distorsione di concorrenza che ha creato. Le norme UE sugli aiuti di Stato non prevedono ammende né puniscono la società coinvolta: si limitano a ripristinare la parità di trattamento con le altre imprese.
“Continueremo a collaborare con l’Irlanda sul procedimento di recupero che la commissione ha imposto” ha commentato Apple, “ma siamo certi che quando il Tribunale dell’Unione europea avrà esaminato tutti gli elementi, ordinerà l’annullamento della decisione della Commissione”.