Nonostante le obiezioni sollevate, un giudice statunitense ha confermato il risarcimento di 50 milioni di dollari derivante dalla causa collettiva contro Apple riguardante i difetti delle tastiere a farfalla dei MacBook.
Nel novembre 2022, in molti ricorderanno, un tribunale ha concesso l’approvazione preliminare a un accordo di risarcimento di 50 milioni di dollari per risolvere la causa collettiva contro Apple in merito ai difetti sulla tastiera a farfalla. La causa, certificata nel 2021 e avviata nel 2018, ha riguardato i proprietari dei modelli di MacBook, MacBook Air e MacBook Pro rilasciati nel 2015 e nel 2016.
Secondo quanto riportato venerdì da Reuters, il giudice distrettuale degli Stati Uniti Edward Davila ha approvato il risarcimento definendolo “equo, adeguato e ragionevole”.
La causa contro la tastiera a farfalla
La storia risale al 2019 ed è stata raccontata più volte anche sulle pagine di macitynet. In pratica diversi clienti si erano lamentati del fatto che Apple sapeva che il meccanismo a farfalla delle sue tastiere fosse difettoso, ma nonostante questo ha continuato a vendere i dispositivi che la usavano (principalmente i MacBook Pro prodotti tra il 2015 e il 2019) nascondendo il difetto ai consumatori.
Il risarcimento
Apple aveva inizialmente accettato l’accordo di metà 2022 che prevedeva il pagamento di 50 milioni di dollari per chiudere la questione. L’accordo, nel dicembre scorso aveva ottenuto l’approvazione preliminare da parte del giudice.
Le opposizioni all’accordo
L’accordo è stato successivamente oggetto di diverse opposizioni. Ad esempio, una delle obiezioni puntava sull’inadeguatezza dell’esiguo risarcimento di 125 dollari fornito a un gruppo specifico di utenti, considerando che le riparazioni della tastiera spesso hanno richiesto esborsi superiori ai 300 dollari.
Altri, invece, hanno sostenuto che fosse ingiusto negare un risarcimento ai proprietari di MacBook che avevano avuto problemi alla tastiera senza che ne avessero richiesto la riparazione.
Accordo definitivo
Tuttavia, in risposta alle superiori obiezioni, il giudice ha sottolineato che l’accordo di risarcimento ha offerto benefici a molte persone.
Il giudice Davila ha inoltre evidenziato che la possibilità di ottenere un risarcimento più favorevole, o la possibilità che i benefici forniti non compensino completamente i membri della class action, non costituiscono motivi sufficienti per respingere l’accordo.
Il maggiore beneficio, ovviamente, sarà in capo ai legali dell’a class action. Il Giudice, infatti, ha anche approvato i 15 milioni di dollari di spese legali.