L’esclusiva del nuovo disco di Beyoncè, disponibile da pochi giorni su iTunes Music Store ha alzato le polveri della polemica nel mercato della distribuzione musicale USA, in particolare quelle della catena Target, indispettita dalla decisione commerciale della cantante USA e dal suo entourage di dare ad Apple e solo ad Apple il suo ultimo lavor al punto da eliminare il disco di Beyoncé dal suo catalogo.
Il “bando” al disco della cantante americana è comprensibile anche alla luce del passato. La catena di grande distribuzione in passato era stata scelta come partner principale a supporto dell’uscita di nuovo materiale, ma la primogenitura è ora passata ad Apple. La spiegazione ufficiale di Target non dice nulla di esplicito al proposito, ma fa capire molto:
Da Target ci offriamo ai nostri utenti un vasto assortimento di CD, e quando un nuovo album è disponibile in digitale prima che sia disponibile fisicamente, questo ha un impatto sulle proiezioni di vendita. Mentre ci sono molti aspetti che contribuiscono al nostro approccio, ed abbiamo apprezzato la partnership con Beyonce in passato, noi siamo concentrati principalmente sull’offerta di CD che saranno disponibili contemporaneamente in formato fisico e digitale al tempo stesso. Questa volta Target non venderà il nuovo omonimo album di Beyoncé.
L’impressione che suscita la presa di posizione suona abbastanza velleitaria. Secondo quanto stimato da Bilboard iTunes era già nel 2012 il più grande negozio di musicale degli USA, contando per il 41% del mercato; seguivano Walmart (10%), Amazon (9%) e proprio Target (5%). Le percentuali per gli attori del mercato fisico ad oggi potrebbero essere ancora più risicati, ma anche non fosse è difficile che il boicottaggio di un possibile partner che conta ottimisticamente per il 5% del mercato della discografia americana, abbia scatenato il panico nelle stanze della casa discografica di Beyoncè.