Stanti le previsioni di Google, emerse negli ultimi giorni durante il processo che vede Mountain View opporsi ad Oracle, la grande G prevedeva nel 2011 di raggiungere almeno il 33% del mercato tablet con Android. Il progetto di Google, almeno per quanto riguarda gli USA (a livello internazionale Android nei tablet era e resta piuttosto irrilevante) effettivamente è quasi andato in porto: verso fine anno l’iPad di Apple occupava il 54.7% del mercato tablet, quindi il resto andava praticamente in mano ad Android.
C’è però un problema per Page e soci: le stime di ComScore riportano che il 54.4% dei tablet Android sono dei Kindle Fire di Amazon. Non è una bella notizia per Google: il Kindle Fire è equipaggiato sì con Android, ma una versione pesantemente personalizzata da Amazon, che ben poco ha a che fare con Mountain View; si tratta in parole povere di un concorrente.
Nei due gradini più bassi del podio ci sono Samsung con il suo Galaxy Tab e Motorola con lo Xoom, rispettivamente al 15.4% e 7%; basta osservare l’immagine per capire come nel corso del tempo il tablet di Amazon abbia rubato quote di mercato ai tablet Android “ortodossi”, risultando così un ostacolo per l’espansione di Google sul mercato, tanto quanto lo è un iPad.
Probabilmente è per questa ragione che Google sta cercando di lanciare sul mercato un suo tablet economico, da una parte per erodere quote di mercato al tablet della Mela e dall’altro per arginare la cannibalizzazione del Kindle Fire, che è probabilmente visto come un “ammutinato” dell’ecosistema Android.