L’App Store è da considerarsi davvero la vera arma vincente che il firmware 2.0 per iPhone e iPod touch ha portato con sé: una comoda vetrina dalla quale osservare ed acquistare le applicazioni preferite, senza dover vagare per la rete alla ricerca del sito giusto e senza dover compiere complicate procedure di installazione. Bastano pochi click (o anche pochi “tap”) e una nuova applicazione è pronta sul dispositivo.
L’idea è piaciuta così tanto che, secondo alcune voci non ancora confermate, T-Mobile USA sarebbe sul punto di abbandonare il suo tradizionale catalogo di prodotti e di lanciare un vero e proprio App Store, alla stregua della piattaforma di Apple.
Simile anche il processo di pubblicazione: lo sviluppatore presenta l’applicazione a T-Mobile, che la approverà e la pubblicherà sulla piattaforma; le applicazioni saranno poi ordinate per popolarità .
Due sono gli aspetti più interessanti. Il primo è che il criterio per la condivisione dei profitti non sarà una perentoria divisione percentuale, come nel caso di Apple. Le commissioni che spetteranno a T-Mobile saranno calcolate in base all’utilizzo che l’applicazione farà della rete del network: più sarò alto l’uso della rete da parte di un’applicazione (come ad esempio YouTube), più sarà alta la percentuale delle commissioni.
In secondo luogo le applicazioni sul’app store di T-Mobile saranno dedicate a tutte le piattaforme dei dispositivi supportati da T-Mobile: Symbian, Windows Mobile, Java e il prossimo Android di Google.
Il successo dell’iPhone dimostra quanto una soluzione software come l’App Store possa rappresentare una vera e propria gallina dalle uova d’oro per un produttore; a maggior ragione può esserlo per un carrier come T-Mobile, che dispone di circa 31,5 milioni di abbonati su suolo americano.