Il sensore impronte Galaxy S5 è decisamente migliorabile. Questo quanto spiegato dal CEO di Synaptics Rick Bergman attraverso una lunga analisi riguardante il proprio sensore di rilevamento delle impronte digitali attualmente impiegato sullo smartphone top di gamma di Samsung che ha ancora molta strada da fare prima di poter essere considerato affidabile.
Nonostante Samsung sia attualmente il cliente più importante per la società, dal prossimo anno saranno molti gli smartphone, anche di fascia media, che integreranno tale sensore: questo sarà possibile perché la tecnologia, ormai consolidata, può essere applicata con costi relativamente inferiori invogliando così anche altre aziende ad utilizzare tale componente sui propri telefoni che, a quanto risulta, saranno presentati al Mobile World Congress di Barcellona 2015 nel mese di febbraio.
Per Bergman si tratta di una tecnologia che, attualmente, è ancora lenta e con un margine di errore ancora troppo alto, almeno per quanto riguarda le aspettative degli utenti che richiedono un accesso al volo allo smartphone, ma che nel futuro sarà migliorata e rappresenterà una delle tecnologie più utilizzate nei prossimi dispositivi perché facilita lo sblocco dei dispositivi, è sicura e può essere sfruttata per confermare i pagamenti elettronici.
Interessante notare che Synaptics sta sviluppando un nuovo sistema per incorporare tale tecnologia direttamente sotto il display, eliminando totalmente il pulsante: in questo modo sarà sufficiente toccare il display su qualsiasi punto piuttosto che un’area di un pulsante ben specifica. Per il momento la sfida più grande da superare è il vetro che attualmente offuscherebbe parte dell’impronta, anche se l’azienda prevede di superarlo con efficacia entro i prossimi due anni.