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L’attesa sta per finire: se ne è parlato per mesi ed ora è confermato che il primo terminale con sensore impronte nello schermo, realizzato da uno dei costruttori più importanti al mondo, arriverà a gennaio e sarà mostrato al CES di Las Vegas.
Lo ha anticipato Synaptics, azienda che sviluppa soluzioni di interfacciamento umano usate da vari produttori: la società ha annunciato una collaborazione con «Un OEM tra i primi cinque al mondo» per la produzione in serie della nuova famiglia Clear ID FS9500, sensori impronte integrati nei display. Pensati per gli smartphone con schermi di grandi dimensioni come quelli di iPhone X o Samsung Galaxy S8, questi sensori possono essere richiamati dall’utente posizionando un dito sul display, sfruttando una funzionalità che «Si attiva magicamente» solo quando necessario.
Il produttore afferma che Clear ID è più veloce rispetto ad alternative biometriche quali il riconoscimento del volto in 3D, sicuro grazie a una tecnologia denominata SentryPoint e che il sistema è comodo per l’autenticazione al volo con il tocco di un dito sul touchscreen.
Della tecnologia proposta da Synaptics si era già parlato a dicembre dello scorso anno in seguito ad un annuncio del produttore stesso che indicava come particolarmente adatto il sistema del sensore posto al di sotto del vetro in abbinamento a display edge-to-edge. A ottobre di quest’anno è circolato anche il nome di Samsung come primo produttore di telefoni a lanciare uno smartphone con lettore di impronte nello schermo, evidenziando la possibilità di successo dei coreani. Ricordiamo che per diversi mesi questa funzionalità era attesa anche in iPhone X: l’assenza del tasto Home in render e schemi tecnici aveva portato a ipotizzare il sensore impronte nello schermo di iPhone X ma, dopo il lancio, Apple ha negato di aver preso in considerazione questa soluzione perché fin dalle prime fasi del progetto iPhone X è stato concepito con Face ID.
Oltre a Samsung, altri costruttori che potrebbero avere avviato una collaborazione con Synaptics sono Oppo, Vivo e Huawei. Synaptics è un fornitore anche di Apple, ma è probabile che quando la società parla di collaborazione con un OEM tra i primi cinque al mondo faccia riferimento a uno dei nomi prima citati, anche perché per tecnologie fondamentali come Touch ID e Face ID Cupertino ha sempre preferito sviluppare tecnologie e hardware internamente.
Synaptics spiega che il suo sensore funziona bene in varie condizioni: dita asciutte, bagnate, fredde e giacché si trova fisicamente sotto il vetro, è anche a prova di graffi e impermeabile. Tra i suoi potenziali punti di forza rispetto a una tecnologia come Face ID di Apple, Synaptics evidenzia la possibilità di funzionamento con lo smartphone collocato sul tavolo, utilizzabile da qualsiasi angolazione e anche quando il telefono è montato su un supporto porta-cellulare in auto.
Apple da parte sua ha spiegato che Face ID rappresenta il futuro della tecnologia di riconoscimento biometrico e da questo punto di vista è almeno due anni avanti rispetto a tutto quanto visto fino ad oggi.