Tra i gadget tecnologici del momento spopolano i droni, il nuovo orizzonte delle macchine volanti, che popolano i cieli di tutto il mondo e, talvolta, invadono anche la privacy di ignari privati, ripresi dall’alto sfruttando una tecnologia alla portata di tutti. Macitynet ha già testato il Parrot Bebop, drone semi professionale ad uso privato di grande qualità, ma dal costo certamente consistente, almeno nel bundle completo Bebop+Skycontroller. Questa volta, sotto i riflettori è il Syma X8C, molto più economico, ma non per questo poco divertente. Di certo, mancano molte caratteristiche di quadricotteri più professionali: niente GPS, niente motori brushless, niente ritorno alla base automatico e niente riprese FVP in alta definizione. Ciò nonostante, a fronte del prezzo di listino di 100 euro circa, X8C è più di una piacevole sorpresa e non può affatto dirsi un giocattolo.
Come è fatto
Aprendo la confezione di vendita ci si rende subito conto che Syma X8C ha diverse ambizioni, come dichiarato fin dalle dimensioni (48.5 x 48.5 x 19 cm) ben distanti da quelle microscopiche tipiche dei gadget da pochi euro e dal look, davvero molto simile al noto Phantom DJI.
Il montaggio di X8C è piuttosto semplice, ma sarà necessario utilizzare un cacciavite (incluso nella confezione) per montare le quattro “gambe”, che fungono da carrello di atterraggio. All’apertura del box di vendita, inoltre, sarà necessario leggere il manuale illustrato, per poter montare le eliche e le paraeliche (consigliate durante i primi voli). Molto semplice, invece, montare la telecamera in dotazione, che permette di registrare video e scattare foto, grazie ai comandi sul trasmettitore, ma non idonea a trasmettere il feed video in tempo reale. Per colmare questa lacuna, Syma ha già lanciato sul mercato il modello X8W, con le stesse caratteristiche di X8C, ma con camera WiFi per vedere in tempo reale il video registrato dalla camera su smartphone e tablet, grazie all’apposita applicazione.
Batterie e range di volo
Il vano posizionato appena sopra all’alloggiamento della camera, ospita una pacco batteria da 2000 mAh, sufficienti ad assicurare 10 minuti di volo continuo, a patto che non si utilizzi la videocamera. Il tempo di volo, inoltre, può subire modifiche a seconda delle manovre che si effettuano in aria e a seconda delle condizioni metereologiche. In assenza totale di vento, addirittura, X8C riesce a superare anche i 10 minuti di volo. Non è affatto male, se si considera che lo stesso minutaggio, più o meno, si ottiene su droni più costosi, come il già citato Bebop. Non essendo presente una funzione di ritorno automatico quando la batteria si scarica, sarà assolutamente importante mantenere l’attenzione sulle quattro luci posizionate sulla parte bassa del drone, che oltre ad indicare poppa e prua del quadricottero, servono ad indicare quando la batteria è prossima a scaricarsi: quando i LED iniziano a lampeggiare sarà arrivato il momento di far atterrare in sicurezza il drone.
Se dal punto di vista dell’autonomia X8C è assolutamente promosso, stesso identico discorso può essere fatto per la stabilità di volo. X8C è un drone assolutamente stabile, facile da pilotare e che nulla ha da invidiare a droni di fascia alta. Ovviamente, con i dovuti limiti. Infatti, considerando che si tratta di un prodotto da 100 euro, non è possibile aspettarsi funzionalità avanzate, come il mantenimento automatico della posizione o l’accennata guida assistita da GPS. X8C soffre, come anche altri droni, della forza del vento; non essendo dotato di sensori avanzati, sarà necessaria una mano esperta per mantenere in posizione il quadricottero, che altrimenti potrebbe allontanarsi pericolosamente. Ad ogni modo, i comandi risultano molto precisi, il drone vola bene e, ad un occhio non troppo allenato, potrebbe sicuramente essere inteso come un quadricottero di categoria superiore.
Syma X8C può raggiungere un raggio d’azione di 100 metri circa. Se da un lato risultano davvero pochi se paragonati, ad esempio, ai quasi 2KM che si raggiungono con il Parrot Bebop e Sky Controller, dall’altro risultano davvero tanti per i meno esperti, e più che sufficienti per i piloti di livello medio. A 100 metri di distanza, infatti, si fatica a pilotare il drone, salvo non essere veri professionisti. Inoltre, l’assenza di video in tempo reale su smartphone o tablet, rende impossibile capire l’esatta posizione del drone in volo, ragion per la quale risulterebbe difficile controllare il drone X8C a distanze superiori.
Comandi
Pilotare X8C è estremamente semplice anche grazie al telecomando in dotazione, chiaro nel suo funzionamento. Ciò nonostante, sarà necessario prendere confidenza con i pulsanti e i controlli. Al di là delle due leve analogiche, che servono per far alzare e abbassare il drone (leva di sinistra) oltre che per direzionarlo in volo (leva di destra), sulla parte destra del telecomando abbiamo due trigger che servono per regolare l’assetto di volo e correggere leggermente la stabilità del drone, soprattutto quando si vola in condizioni di vento medio/forte. Con il trigger che troviamo sulla sinistra, invece, si scattano foto e si avvia/ferma la registrazione del video. Inoltre, con i pulsanti dorsali è possibile attivare differenti modalità di volo.
La prima più lenta, quella standard, che consente di pilotare il drone in qualsiasi direzione con parsimonia e con spostamenti più lenti. E’, probabilmente, la modalità di volto da preferire per riprese aeree e per piloti poco esperti. Premendo nuovamente il pulsante dorsale sinistro si attiva, invece, la modalità veloce. In questo caso cambia completamente lo stile di volo e il drone risulta molto più veloce negli spostamenti, in grado di inclinarsi maggiormente e raggiungere velocità più alte. La guida risulta più divertente, ma occorre fare attenzione perché il drone è molto più reattivo e il rischio è quello di perdere il controllo. Una terza modalità di volo, che si attiva mantenendo la pressione dello stesso pulsante dorsale, è la headless mode, che consente di guidare il drone, indipendentemente dalla posizione della prua e della poppa, tenendo solo in considerazione la posizione del pilota. Questa modalità, dedicata soprattutto ai neofiti, consente di pilotare il drone più facilmente, senza dover invertire i comandi quando il drone “guarda” verso il pilota.
Infine, mantenendo la pressione dell’altro pulsante dorsale (quello destro) è possibile effettuare trick a mezz’aria, facendo ruotare il drone di 360 gradi. Le acrobazie funzionano, anche molto bene, nonostante il Syma X8C sia un drone di dimensioni percepibili e “ingombrante”.
Telecamera
X8C vola bene ed è un drone assolutamente appagante da questo punto di vista. L’insufficienza, però, arriva quando si parla di telecamera: quella in dotazione è di qualità modesta. Le foto risultano molto mosse e l’effetto che si ha guardandole, è quello di un dipinto ad olio, con pennellate mosse e paesaggi che sembrano appena abbozzati sulla tela. Le immagini di seguito serviranno a rendere l’idea.
Stesso discorso per le registrazioni video, che presentano un accentuato effetto jello e risultano sfocate, per l’assenza di stabilizzazione. Del resto, attendersi miracolo da un drone che comoplessivamente, telecamera inclusa, costa 100 euro, sarebbe irrealistico. Ad ogni modo, video e foto si gestiscono dal trigger sinistro presente sul telecomando, e vengono salvati sulla memoria Micro SD che si inserisce dietro la telecamera. La micro SD da 4 GB è presente nella confezione di vendita, così come incluso nel box è anche un lettore USB per poter leggere la scheda di memoria su un qualsiasi PC o Mac. Il video di seguito è stato girato con la camera di X8C.
Il bello di Syma X8C, però, arriva nel momento in cui si decide, con un po’ di manualità e qualche ricerca su internet, di montare sul drone una comune action cam, come GoPro o Xiaomi. Le dimensioni del quadricottero permettono di sopportare il perso di una piccola telecamera. Abbiamo testato una Xiaomi Yi sotto “la pancia” di X8C e i risultati sono davvero soddisfacenti. Purtroppo, però, il peso della action cam incide leggermente sulla stabilità di volo del drone, che risente della zavorra supplementare. Con action cam “addosso”, X8C fatica un po’ di più a muoversi, soprattutto in condizioni di forte vento, ma una mano esperta riuscirà comunque a pilotarlo egregiamente. Purtroppo, X8C non riesce a sollevare una action cam con gimbal, così che i video non potranno comunque essere stabilizzati. In ogni caso, i risultati che abbiamo ottenuto con Xiaomi Yi Camera sono largamente soddisfacenti, sempre in considerazione del basso costo del drone. Del resto, che il Syma sia in grado di portare il peso di una action cam è confermato dallo stesso produttore, che più avanti rilascerà sul mercato il modello di drone X8G, molto simile a X8C, ma con cam HD molto più performante.
Conclusioni
Syma X8C è un drone da promuovere a pieni voti e anche con lode, perchè non si tenga conto delle esigenze di chi vuole usarlo per scattare foto o fare filmati; la qualità della telecamera in dotazione è infatti decisamente mediocre. Ciò nonostante, a 100 euro circa, si avrà la possibilità di volare con un drone full-size, simile esteticamente al Phantom DJI e in grado di regalare comunque un grande divertimento. Vola fino a 100 metri di distanza e per quasi 10 minuti pieni, in modo davvero stabile e rispondendo sempre egregiamente ai comandi. Di fatto il concetto di base è quello cui abbiamo fatto riferimento in apertura: non si tratta solo di un giocattolo volante e pur non raggiungendo ovviamente le performance di un drone semi professionale, X8C è la perfetta scelta per chi desidera un drone di tutto rispetto, senza spendere cifre considerevoli.
Costa circa 100 euro su Gearbest.com nelle diverse colorazioni bianca, nera e arancione.
PRO
- Apparenza di un drone semi professionale
- Si guida molto bene
- Autonomia
- Raggio di volo ampio
- Riesce a sollevare una qualunque action cam
- Economico
- Acrobazie a mezz’aria
CONTRO
- Telecamera scadente