Come anticipato nella tabella di marcia di Swift 6, il linguaggio di sviluppo creato da Apple continua ad aprirsi ed essere disponibile su nuove piattaforme. Dopo Windows, del cui supporto si è cominciato a parlare a marzo, sul blog ufficiale di Swift è stato annunciato il supporto per due nuove distribuzioni Linux.
Finora erano ufficialmente supportati Ubuntu 16.04 e Ubuntu 18.04; era possibile sfruttare Swift su altre distribuzioni ma senza il supporto ufficiale offerto da Apple. Swift 5.3 funzionerà ufficialmente anche su Ubuntu 20.04, ultima versione “LTS” (con supporto a lungo termine) della distribuzione Canonical ma soprattutto, sarà utilizzabile con CentOS 8 (sistema operativo di classe enterprise) e Amazon Linux 2, la distribuzione di Amazon per Amazon Web Services (AWS), la più grande piattaforma di hosting al mondo.
Il supporto per nuove distribuzioni Linux ha richiesto varie modifiche alle componenti del progetto Swift, giacché le distribuzioni ora “compatibili” fanno riferimento a basi diverse: Ubuntu proviene dal ramo unstable di Debian, mentre CentOS e Amazon Linux sono fondamentalmente basate su Red Hat.
La notizia positiva è che con la gestione di tutte queste distribuzioni, Swift ora copre le più importanti distribuzioni disponibili in ambito server. Altre novità sono ad ogni modo in arrivo nei prossimi mesi: arriverà probabilmente il supporto a CentOS 7, apprezzata in grandi organizzazioni, così come le ultime versioni di Debian e Fedora. Ne dovremmo sapere ad ogni modo di più in occasione dell’annuale Worldwide Developers Conference (WWDC20) che si terrà in formato virtuale a partire dal 22 giugno.
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