Swatch si è da poco lanciata nel mercato degli smartwatch, ma ha già grandi ambizioni. Questa è l’idea che ci si fa leggendo l’intervista di Tages-Anzeiger al CEO Nick Hayek, il quale spiega che il nuovo Touch Zero Two, in arrivo entro il prossimo anno – in tempo per le Olimpiadi di Rio 2016 – sarà solo l’inizio.
La società svizzera prevede di lanciare più di uno smartwatch che, si scopre, sarebbero dotati di chip NFC accompagnato da un sistema utile per pagare direttamente dal polso come già fanno altri orologi concorrenti. A differenza di questi ultimi però sembra chiaro che Swatch intenda fare sul serio: non si tratterà insomma di un esperimento o un orologio in più da lanciare una tantum, anche se non saranno dispositivi in grado di entrare in competizione con Apple Watch o smartwatch basati su Android Wear.
Hayek infatti non vuole “un computer da polso” e non intende minimamente dipendere da aziende esterne affidandosi alla piattaforma di qualcun altro, anche se ben fatta. Invece, preferisce puntare l’attenzione su dispositivi più semplici che facciano “qualche cosa in più” oltre che mostrare l’ora. Anziché smartwatch sarebbe quindi più corretto parlare di Smart Watch, o ancor meglio Connected Watch, ovvero quella categoria di orologi che offrono funzioni di notifica, contapassi e poco altro, mantenendo però un design classico. Difficile capire al momento se si rivelerà una scelta vincente visto che al momento le spedizioni di dispositivi simili (come quelle del Withings Activité, tanto per citarne uno) impallidiscono se confrontate a quelle di Apple Watch e degli smartwatch basati su Android Wear.