«Chi introduce sul mercato uno smartwatch con una batteria che dura 6 mesi ha un vantaggio competitivo». Questo quel che il CEO di Swatch Nick Hayek ha detto al settimanale svizzero Handelszeitung, a margine della possibilità che possa apparire una batteria ad alte prestazioni entro il 2016.
In base a quanto si apprende, il gruppo Swatch da tempo è al lavoro insieme ad un gruppo di ricercatori ed al produttore di batterie Renata su quello che, al momento, è un problema comune di tutti gli smartwatch: l’autonomia. Per termine di paragone ricordiamo che al momento Apple Watch e Moto 360 hanno una batteria che dura appena un giorno. Un salto qualitativo della portata prospettata, significherebbe creare prodotti più flessibili e potenti, con maggiori funzionalità e magari anche creare sistemi connessi con altri dispositivi, come ad esempio sensori.
Ricordiamo che proprio Swatch annunciò lo scorso anno l’introduzione di sensori dedicati al fitness per il monitoraggio delle attività sulla linea di orologi Touch studiata per gli atleti, prodotti che per la loro tipologia sono costantemente in funzione con attività che consumano molta energia.
Una batteria con prestazioni e autonomia elevata sarebbe importante non solo per il mondo degli smartwatch. Attualmente la tecnologia agli ioni di litio non riesce ad offrire incrementi sensibili e su questo scoglio si stanno arenando anche i produttori di automobili; una batteria per smartwatch che dura 6 mesi, significherebbe automobili ad elevatissima autonomia una volta che questa tecnologia fosse traslata nel settore delle vetture elettriche. Non è ovviamente chiaro, al momento, se quella che ha in mente Swatch sia una batteria agli ioni di litio di nuova generazione oppure un prodotto fondato su materiali e concetti del tutto nuovi.