Wall Street non è rimasta molto impressionata dagli annuncio di ieri. Dopo un inizio di seduta al rialzo (valore a 127.50$) AAPL ha iniziato a perdere quota proprio in corrispondenza dell’inizio della conferenza di Cupertino. Mentre il discorso era in via di svolgimento e mentre sembrava sempre più chiaro che Apple non avrebbe annunciato nulla nel campo hardware (cosa su cui qualcuno aveva scommesso), i corsi della Mela hanno puntato decisamente verso il basso chiudendo a 120,93$, il 2,86% in meno dell’altro ieri.
A spingere al ribasso non è stata però la delusione dettata da quanto detto da Jobs e da manager che si sono succeduti sul palco, ma dal pessimismo che continua a permeare i mercati azionari e dalla convinzione che la recessione sia dietro l’angolo. Un contesto in cui una società che, come Apple, si occupa di prodotti consumer sicuramente paga un prezzo.
Peggio sono andate le cose a Rim che ha perso quasi il 4%. In questo caso ad erodere valore alle azioni della sempre pimpante, anche nei momenti peggiori della borsa americana, casa canadese sarebbe stato, secondo gli osservatori, proprio l’evento di Cupertino.
Sussiste la convinzione negli investitori che Apple farà sul serio nel settore delle imprese, ovvero nel’ambito privilegiato dove si muove oggi Rim. I Blackberry stanno cercando di espandere la loro base di installato occupando lo spazio consumer che è regno di iPhone, ma la mossa di Apple potrebbe portare sulla difensiva l’avversario della società di Jobs, e questo pare essere la convinzione di chi acquista e vende azioni.