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La Svizzera dice addio agli MMS

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L’operatore di telefonia mobile e fissa svizzero Sunrise, ha deciso di dire addio a MMS (Multimedia Message Service). Al pari degli due operatori nella Confederazione, non permetterà di inviare messaggi multimediali (con immagini, audio, video, testo formattato) con il servizio di messaggistica telefonica evoluzione della tecnologia SMS.

Come è facile immaginare il motivo dell’addio agli MMS è la disaffezione da parte degli utenti che preferiscono gli SMS tradizionali e altri sistemi di messagistica (WhatsApp, iMessage e Telegram) quando bisogna inviare contenuti più “ricchi”.

La decisione da parte dei principali operatori in Svizzera non cambia nulla per quanto concerne gli SMS che continueranno ad essere utilizzabili come metodo base per lo scambio di messaggi di testo di 160 caratteri.

“Dal 17 marzo non potrai più inviare MMS. Ma niente paura: per inviare immagini, video, messaggi vocali o file MP3 hai a disposizione diverse app e servizi di messaggistica. Inoltre, puoi continuare a inviare gli SMS”, si legge sul sito di Sunrise. E ancora: “Dall’introduzione di smartphone e app di messaggistica, l’utilizzo degli MMS è gradualmente diminuito. Oggigiorno, foto, video e messaggi audio vengono inviati soprattutto tramite queste app e servizi. Considerate le numerose alternative agli MMS, abbiamo deciso di sospendere il servizio.

In Svizzera dicono addio agli MMS

In Italia i principali operatori continuano a offrire il servizio MMS, con il quale è possibile inviare testi più lunghi di 1000 caratteri, foto, immagini, filmati, suonerie e file audio.

Apple lo scorso anno ha annunciato che supporterà lo standard “Rich Communication Services” (RCS), tecnologia che consente di gestire SMS di nuova generazione, con contenuti multimediali quali foto, video, audio, ecc. A quanto pare questa scelta non è arrivata su pressione di Google o della Commissione europea come ipotizzato in precedenza ma è un passo al quale la Mela è obbligata dalla Cina che obbligherà i dispositivi 5G a integrare il supporto al protocollo RCS per ottenere le certificazioni necessarie per la vendita dei dispositivi nella Repubblica Popolare.

Rich Communication Services (RCS) è una evoluzione della messaggistica mobile, offrendo i vantaggi dell’SMS con caratteristiche nuove che consentono di aumentare il coinvolgimento dell’utente, tra cui il supporto a chatbot, file multimediali, codici QR, ecc.

Lo scorso anno, sul blog aziendale Google sottolineava che lo standard SMS ha ormai 30 anni (il primo SMS della storia è stato inviato dall’ingegnere britannico Neil Papworth il 3 dicembre 1992), che è dunque arrivato il momento di aggiornarsi, chiedendo a Apple di non “puntare i piedi” e adottare il nuovo protocollo.

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