A giugno di quest’anno Apple ha annunciato che i software Mac distribuiti all’infuori del Mac App Store devono essere “notarizzati” (autenticati) da Apple per poter essere eseguiti di default con macOS Catalina.
A settembre, Apple ha temporaneamente modificato i prerequisiti della notarizzazione per rendere più semplice la transizione e proteggere gli utenti di macOS Catalina che continuano a usare vecchie versioni dei software.
Apple riferisce agli sviluppatori che a partire dal 3 febbraio 2020, tutti i software presentati devono soddisfare i prerequisiti originali per la notarizzazione. Gli sviluppatori che non l’hanno ancora fatto, devono caricare i software nel servizio di notarizzazione e rivedere i log sviluppatore con gli avvisi. Tali avvisi diventeranno errori a partire dal 3 febbraio e devono essere sistemati al fine di avere i software autenticati. I software notarizzati prima del 3 febbraio continueranno a essere eseguibili per default su macOS Catalina.
Apple ricorda ancora come promemoria che tutti i pacchetti con gli installer devono essere firmati perché potrebbero contenere codice eseguibile. Le immagini-disco non devono essere firmate, anche se la firma potrebbe aiutare gli utenti a verificare il contenuto.