Negli ultimi anni i rifiuti di plastica presenti in mare sono divenuti un problema ambientale rilevante: un’enorme quantità di plastiche che non sono state raccolte e smaltite correttamente, confluiscono negli oceani. Una volta in mare, dopo lungo tempo, queste si scompongono in microplastiche, il cui impatto sull’ecosistema sta generando grande apprensione.
Per affrontare questi problemi, gli ingegneri di Suzuki si sono concentrati sulla struttura del motore fuoribordo che, quando è in funzione, aspira e rimette in mare tonnellate di acqua. È stato quindi sviluppato un dispositivo di filtraggio e raccolta, che seleziona la microplastica, utilizzando proprio il sistema di ricircolo dell’acqua di raffreddamento. Attraverso tale dispositivo, le microplastiche disciolte in mare possono dunque essere raccolte, semplicemente utilizzando la propria barca con il motore Suzuki.
Il produttore spiega che il dispositivo può essere installato facilmente all’interno del sistema di raffreddamento e non influisce sulle prestazioni del motore poiché impiega solo l’acqua che è già stata utilizzata per raffreddare il motore. Secondo quanto è emerso da una ricerca condotta in Giappone, fra le sostanze raccolte attraverso questo sistema di filtraggio, sono stati trovati rilevanti depositi di microplastiche. Ulteriori dati sono in via di aggiornamento e si avranno al termine della fase di ricerca e sviluppo del sistema che l’asienda sta conducendo anche nel resto del mondo.
Suzuki conta di introdurre tale dispositivo come optional sui propri fuoribordo a partire dal 2021 e successivamente di renderlo disponibile come tecnologia standard per la propria gamma.
Oltre a raccogliere le microplastiche in mare attraverso il dispositivo Micro-Plastic Collector, il progetto Suzuki Clean Ocean prevede una campagna ambientale per la pulizia di mari, fiumi, laghi e stagni, denominata “Clean-up the World”, la riduzione degli imballaggi di plastica in luogo dei quali viene utilizzata la carta.
Secondo l’azienda oslo da questa iniziativa, considerando esclusivamente la divisione Suzuki Marine, sarà possibile ridurre di circa 2,3 tonnellate la produzione e l’uso di plastica, che verrà quindi sostituita da materiale ecosostenibile.