Apple ha cessato il supporto Boot Camp di Windows 7 nei nuovi MacBook Pro e Air nei negozi in questi giorni e anche nel nuovo MacBook 12″. È il documento che accompagna Boot Camp a dirlo, come notano alcuni siti americani tra cui MacRumors. Ricordiamo che la decisione significa che in queste macchine non sarà possibile usare lo strumento fornito con tutti i Mac e utile per installare Windows su piattaforma hardware Apple, una soluzione che di fatto trasforma un Mac in un vero e proprio computer Windows “nativo” con supporto di periferiche e tastiere. Ovviamente non significa che Windows 7 non possa essere usato con i supporti di virtualizzazione come Parallels e Vmware.
La sospensione del supporto a Windows 7 non stupisce troppo. Questo sistema operativo è piuttosto vecchio visto che è stato rilasciato nel 2009 ed Apple potrebbe avere intenzione di ridurre le complicazioni che derivano da un OS di questa età. Resta il fatto che è stato e resta il sistema operativo Windows più usato al momento con percentuali superiori a quelle di Windows 8 che viene giudicato non all’altezza anche dagli utenti PC rispetto a Windows 7. Così se non stupisce che Apple cessi il supporto in Boot Camp Windows 7, non stupisce neppure il fatto quando Apple aveva cessato lo scorso il supporto nei nuovi Mac Pro ci fossero state delle proteste piuttosto vivaci: chi fosse intenzionato a migrare da Pc a Mac e avesse bisogno di usare saltuariamente Windows, molto probabilmente ha applicazioni ed esperienza che si riferiscono a questo sistema operativo e non avere la possibilità di installarlo usando Boot Camp rappresenta un problema.
È possibile che le proteste tornino a farvi vive e forse con maggior clamore anche in questa occasione.