HyperCard è un’applicazione molto amata dagli utenti Mac di vecchia data. Per chi è relativamente nuovo del mondo Apple, ricordiamo che si tratta di un software rilasciato in una prima versione nel 1987 insieme al System 6 che, grazie a un semplice, ricco e potente linguaggio di scripting, si rivelò ideale per la creazione di ipertesti (anticipando, di fatto, quanto reso possibile solo anni dopo dal web) e applicazioni di vario tipo. L’insolito software, un misto tra un database e un moderno linguaggio visuale programmabile, ha permesso a suo tempo la creazione di progetti (“stack”) tra i più disparati ed è ancora a tutt’oggi un sistema di programmazione valido e per molti versi insuperabile. Prima ancora di PowerPoint, Hypercard era utilizzato come applicativo per la creazione di presentazioni; è stato utilizzato per creare giochi, CD multimediali, chioschi, sistemi grafici, applicativi per l’accesso a database, ecc.
Apple continuò a sviluppare e migliorare il prodotto fino agli anni ’90 (nel 1992 arrivò la versione 2.0 e nel 1996 fu presentata la beta della versione 3.0), ma poi, improvvisamente, per varie vicissitudini, il suo sviluppo fu interrotto (l’annuncio della cessazione delle vendite è stato ufficialmente effettuato nel 2004).
Nonostante il cessato sviluppo, non mancano ancora oggi utilizzatori entusiasti e il suo più simile successore è oggi SuperCard, ambiente di sviluppo oggi arrivato alla versione 4.7. La nuova versione s’integra magnificamente con Mac OS X, consente il preview dei progetti con Quick Look e Cover Flow, consente di sfruttare l’indicizzazione di SpotLight, ha un tool per il controllo grammaticale, consente di gestire gli script per gerarchie, condividere script con altri utenti e mette a disposizione molte altre caratteristiche ancora (sono più di 60 le novità a detta del produttore). Lo “Standalone Maker” consente di creare applicazioni Universal Binary indipendenti (in grado di funzionare sia sui vecchi Mac PowerPC sia sui Mac con CPU Intel); volendo è possibile distribuire le proprie creazioni anche con un “Player” gratuito, utile per avviare il proprio software senza bisogno che il cliente finale abbia SuperCard.
L’ambiente di sviluppo è disponibile in due versioni: “Suite” e “Essential”: la prima è più costosa (279$) e include Standalone Maker, il player e altre applicazioni; la seconda è meno costosa (179$) e comprende solo alcuni pacchetti essenziali. Dal sito del produttore è possibile scaricare versioni “trial”, funzionanti per 30 giorni. Il requisito minimo è Mac OS X 10.4 o superiore.
[A cura di Mauro Notarianni]