C’è un solo evento durante l’anno capace di catalizzare l’attenzione di circa 90 milioni di telespettatori statunitensi: si tratta dei Superbowl, la finale del campionato di Football Americano. L’appuntamento rappresenta ogni anno per gli americani quello che rappresenterebbe per noi una finale di coppa del mondo di calcio con la nazionale italiana coinvolta.
Non solo. Vista l’interesse, il Supebowl rappresenta anche l’evento con la massima esposizione mediatica. Ecco perciò le aziende pronte a sgomitare per poter ospitare uno spot di 30 costosissimi secondi durante la diretta TV. Il prossimo Superbowl si terrà domani 8 febbraio; si stima già che gli spot potranno arrivare a costare fino a 3 milioni di dollari, 100 mila dollari al secondo.
Gli appassionati Apple ricorderanno l’ormai leggendario spot del 1984, diretto da Ridley Scott e svelato al pubblico proprio durante il superbowl di quell’anno; oppure l’altrettanto famoso spot dell’anno successivo, sempre di Apple, conosciuto con il nome di Lemmings, in cui venivano rappresentati molti PC user che, come nel gioco Lemmings, si lanciavano uno dopo l’altro da una rupe.
Quest’anno fra gli spot del Superbowl per la prima volta potrebbe essercene uno di Google. Solitamente non avvezza alla pubblicità televisiva, questa volta Mountain View sembrerebbe aver deciso di investire nei preziosi 30 secondi dell’evento sportivo americano per eccellenza. Di preciso lo spot dovrebbe andare in onda durante il terzo quarto di gioco, come suggerito dal CEO di Google, Eric Schimdt, in un suo tweet ufficiale.
Gli ultimi aggiornamento ci porterebbero a pensare che lo spot possa essere una versione televisiva di “Parisian Love” (disponibile in coda a questo articolo), pubblicità già disponibile da tempo su YouTube e incentrata sulle funzionalità di ricerca di Google che, sebbene impegnata su molti fronti, resta sempre principalmente un motore di ricerca. Una scelta forse nata dall’esigenza di contrastare la martellante campagna pubblicitaria televisiva di Microsoft per il suo Bing.
Potenzialmente, però, lo spot potrebbe anche coinvolgere il Nexus One, il telefono Android venduto direttamente da Google online e che, a differenza della concorrenza, fino ad ora non ha potuto godere di alcuna esposizione promozionale se non quella web.
Una mancanza quella televisiva che potrebbe in certo senso aver determinato a anche le poche vendite del dispositivo (si parla di sole 100.000 unità ad un mese dal lancio).
Chi dispone di una connessione televisiva satellitare potrà godersi lo spot (e ovviamente anche il Superbowl) in diretta: l’appuntamento con la diretta è per le 0.00 ora italiana dell’8 Febbraio, anche se le pubblicità sono riservate al mercato americano.
[A cura di Giordano Araldi]