Apple è in ritardo di cinque anni su Android. I loro keynote sono spettacolo e vanno presi per quel che sono. Android ha più virus perché è più diffuso. Queste, in sintesi, alcune delle affermazioni che Sundar Pichai, dirigente Google a capo della divisione di Android, snocciola durante un’intervista a Bloomberg, a poche ore dall’apertura della I/O Conference, l’annuale incontro che Big G dedica al mondo degli sviluppatori hardware e software, tra i quali oggi Android è sicuramente il più in vista e strategico.
Pichai mette subito in chiaro nel corso dell’intervista chi sia attualmente l’avversario contro cui misurarsi: Apple. Il faccia a faccia ostile tra Google e la Mela non è una novità ed è reso chiaro a ogni singolo keynote da Apple stessa. Durante questi eventi, veri e propri show destinati a lanciare messaggi a partner e, soprattutto, consumatori, i vertici della Mela non lesinano attacchi ad Android. Nel corso dell’ultimo, quello che si è tenuto in apertura della WWDC, Cook aveva definito Android come ” un pestifero coacervo di vulnerabilità”, un’insinuazione, quella sulla vulnerabilità di Android, non nuova ma che questa volta trova una risposta secca in Pichai: «Se fai una Mercedes che costa 100.000 dollari – ha detto il manager di Google – devi essere molto cauto quando commenti quel che fa il resto dei produttori. Noi facciamo sistemi per ogni genere di dispositivo e i pirati attaccano storicamente i sistemi operativi più popolari. Questa regola parla da sola».
Pichai, dopo avere, di fatto, definito iOS un sistema operativo molto meno popolare di Android, è andato ulteriormente all’attacco definendo i keynote di Apple «uno spettacolo, che va preso per tale». Per quanto riguarda un’altra delle accuse, reiterata anche durante la WWDC, sulla vetustà dei sistemi operativi Android usati dai clienti di questa piattaforma, Pichai ha puntualizzato: «Rilasciamo una nuova versione del sistema operativo ogni sei mesi e il 90% dei nostri clienti usa queste ultime versioni. Per molti versi siamo la realtà che muove più velocemente i suoi utenti verso gli aggiornamenti del sistema operativo».
Parlando poi degli ultimi annunci della Mela, Pichai si è lasciato andare a qualche ironia: “Apple ha annunciato cose davvero notevoli ultimamente. Molte le abbiamo in Android da quattro o cinque anni: tastiere di terze parti, notifiche interattive, widget… tutta questa roba ha già avuto successo da noi tanto tempo fa. Dando uno sguardo alle cose che abbiamo fatto in questi anni, penso che qualsiasi persona sana di mente direbbe in maniera oggettiva che Android è la piattaforma che s’innova più velocemente di qualsiasi altra”. Infine non è ad ogni modo mancato un riconoscimento ad Apple e un’ammissione sulla differenza di prospettiva e anche di clientela: «Se mi preoccupo di quel che fanno? Certo che mi preoccupo. Sono una grande realtà che è in grado di fare ottimi prodotti e che grazie a un’integrazione verticale sono in grado di muoversi molto velocemente su alcune direttrici. Android e iOS sono come due tipi di governo diversi; Alcuni riescono a fare le cose più velocemente perché ottengono i propri obiettivi con presunzione, altri sono invece più democratici, chiassosi e rumorosi, ma si rivelano migliori nel lungo termine”.
