Sun Microsystems, Orange, Vodafone Group e Sony Ericsson Mobile Communication hanno compiuto alcuni passi che dovrebbero rendere più semplice e meno costoso lo sviluppo di applicazioni Java per cellulari. Nel corso dell’annuale JavaOne developer conference di San Francisco, martedi scorso Sun ha rilasciato nuovi tool di testing opensource affermando che sarà migliorato il vecchio “Java Verified program”, la serie di procedure standardizzate per il test e la certificazione delle applicazioni per i dispositivi mobili.
Java Verified è stato lanciato cinque anni addietro da Motorola, Nokia, Sony Ericsson, Siemens e Sun Microsystems ed è praticamente lo standard per la verifica delle funzionalità delle applicazioni Java. I programmatori le cui applicazioni supereranno con successo i vari test previsti dal programma hanno accesso ad iniziative di marketing e distribuzione (esempio con Vodadone). Con i nuovi tool, l’obiettivo di Sun è semplificare le procedure di verifica e ridurre il numero di test da superare per essere sicuri che le proprie applicazioni funzionino senza problemi sui diversi cellulari. Ogni operatore telefonico, infatti, ha procedure differenti per l’accettazione delle applicazioni e gli sviluppatori devono superare diverse difficoltà e modalità di adesione prima di vedere accettato un qualunque software. Ogni prova può costare fino a 200$ e – benché possa sembrare poco – Martin Wrigley director of technology nel programma per i partner Orange – afferma di conoscere chi ha dovuto realizzare fino a 14.000 diverse versioni dello stesso applicativo. “Con le nuove metodologie di prova”, afferma Wrigley, “i costi di testing saranno ridotti del 50%”.
Sun da tempo spinge lo sviluppo di applicazioni Java per i cellulari, ma negli ultimi anni la piattaforma di sviluppo è stata abbondantemente surclassata dai kit di sviluppo per iPhone e Android. A tutt’oggi i software più popolari su un network come quello di Orange sono applicazioni semplici e banali quali “Pullface” (modifica dei volti sul display) e “Bob the Belcher” (un gioco che consiste nel bere birra e ruttare).
“Sul mercato sono presenti oltre 200 milioni di telefoni di fascia alta e il loro numero è destinato a quadruplicarsi nei prossimi anni” ha affermato Carl-Eric Mols, software strategies director di Sony Ericsson, “prodotti come l’iPhone e il Blackberry ottengono un sacco di attenzioni, ma la maggiorparte dei dispositivi nel mondo sono normali telefoni cellulari con Java ME”. Mols ha ragione, ma “dimentica” che la mancanza di strategie univoche, strumenti di test semplici e uno store che accomuni la vendita delle applicazioni, non rendono sicuramente semplice la vita degli sviluppatori che desiderano distribuire i propri software.
[A cura di Mauro Notarianni]