Tra le novità dei nuovi Mac con CPU M1, la possiiblità di eseguire anche applicazioni per CPU Intel grazie alla tecnologia Rosetta 2 di Apple.
Microsoft spiega che il primo lancio delle sue app (non ancora specificatamente ottimizzate per i nuovi chip ma i lavori sono in corso) può sembrare lento sulle nuove macchine, con le icone che “saltellano” nel Dock fino a 20 secondi. Al primo avvio questo inconveniente è del tutto normale giacché la tecnologia Rosetta 2 deve “tradurre” le istruzioni Intel, mentre il successivo avvio sarà molto più veloce.
Apple spiega il procedimento nella documentazione per sviluppatori. “Se un eseguibile contiene solo istruzioni Intel, macOS avvia automaticamente Rosetta e inizia il processo di traduzione. Al termine della traduzione, il sistema avvia l’eseguibile tradotto al posto di quello originale. Ad ogni modo il procedimento di traduzione richiede tempo, e l’utente potrebbe percepire l’avvio o l’esecuzione delle app tradotte come più lento”.
Ovviamente, spiega Apple, per evitare il processo di traduzione, è possibile creare app universali, eseguibili nativamente sia sui Mac con CPU Intel, sia sui Mac con CPU M1 di Apple. Microsoft è già al lavoro su versioni ottimizzate dei software inclusi nella suite Office (una beta è stata già distribuita agli sviluppatori). Anche altri big sono al lavoro per compilare i programmi per i nuovi processor. Apple stessa ha già rilasciato le versioni aggiornate di Final Cut Pro X, Logic, MainStage, Compressor e Motion.