L’ira di Ive si abbatte su Apple Car. Scontento dei progressi compiuti, il “secondo in comando” in Apple avrebbe deciso di bloccare le assunzioni e di cacciare anche qualche manager.
Della vicenda, che ovviamente va confinata nell’ambito delle indiscrezioni visto che del progetto per l’autovettura (nome in codice Titan) nessuno ha neppure mai parlato ufficiosamente, si occupa Appleinsider secondo cui Jony Ive, Chief Design Officer di Apple, avrebbe “espresso la sua disapprovazione” per i passi fin qui compiuti e avrebbe deciso di bloccare nuove assunzioni. Di fatto, pare di capire, ora Apple starebbe rivalutando tutta l’iniziativa perché non solo Ive, ma anche i principali dirigenti della Mela sarebbero insoddisfatti della direzione verso la quale starebbe andando il progetto e soprattutto dei progressi fin qui ottenuti. Lo stop sarebbe stato deciso a inizio anno, dopo una revisione dello stato delle cose.
La notizia giunge a pochi giorni di distanza da quella sulla partenza di Steve Zadesky, importante ingegnere da moltissimi anni in Apple e al quale sarebbe stata affidata la guida di “Project Titan”. Zadesky avrebbe affermato di lasciare per “motivi personali” ma queste nuove voci sembrano far capire che c’è o c’è stato qualche problema rilevante, probabilmente anche a causa della necessità di potenziare l’organico e a questo punto è legittimo persino sospettare che Zadesky, un veterano di Apple, sia stato cacciato o costretto ad andarsene.
Da AppleInsider si apprende anche che quest’ultimo “blocco stradale” (è il caso di dirlo) non sarebbe neppure il primo. Nel corso dell’ancora breve storia del progetto Titan ci sarebbero state anzi diverse battute d’arresto, eventi di varia natura che hanno fatto da zavorra all’ambiziosa tabella di marcia stilata da Apple che vorrebbe il progetto pronto, se non altro dal punto di vista tecnico-ingegneristico, per il 2019.
Ricordiamo che a settembre dello scorso anno, si vociferava che Apple stesse valutando partenariati con già affermati produttori di auto e di colloqui avvenuti con BMW per la concessione della piattaforma della sua i3, una vettura con abitacolo in carbonio, a trazione esclusivamente elettrica, mobilità improntata alla sostenibilità e a emissioni zero. L’azienda di Monaco di Baviera si sarebbe però tirata indietro o se non altro dimostrata molto riluttante a stringere un accordo con Apple.
Apple a questo punto sembra sia andata avanti da sola, confidando sul team di 1000 ingegneri, alcuni dei quali ad altissima specializzazione e sottratti ad aziende molto affermate, messi a lavorare sia all’interno, sia all’esterno del campus principale. Le assunzioni nei mesi passati sarebbero state talmente “aggressive” al punto che queste avrebbero causato ripercussioni nei team di Tesla che però non si è mai dimostrata particolarmente preoccupata delle mosse di quella che potrebbe diventare una temibilissima concorrente. Ora, se quel che si legge da AppleInsider fosse vero, a essere preoccupata dovrebbe essere più che Tesla, Apple…