Un colpo all’immagine di App Store come luogo sicuro e blindato dove gli utenti possono cercare e scaricare software arriva da un report del Washington Post secondo il quale delle prime 1.000 app più redditizie quasi il 2% è una truffa.
Tra le app malevole vengono indicati servizi VPN che portavano gli utenti a credere che il proprio dispositivo fosse infettato da un virus, spingendoli così ad acquistare software non necessario. Nella lista delle app truffa su App Store rientrano anche lettori di codici QR, app di appuntamenti e altre che si spacciavano come software di società e marchi importanti come Amazon o Samsung. Come già emerso anche altre volte in passato, sono state scoperte app che sfruttavano recensioni fasulle per scalare le classifiche di App Store e ottenere visibilità in modo illecito. Secondo la testata USA il danno per gli utenti è stimato intorno ai 48 milioni di dollari.
Non è la prima volta che emergono segnalazioni di questo tipo, soprattutto dalle lamentele di sviluppatori onesti che vedono le proprie app colpite se non addirittura copiate da software fraudolenti. Non a caso questo argomento è stato portato davanti al tribunale nel processo Apple contro Epic: lo sviluppatore di Fortnite accusa Apple di sfruttare la sicurezza e il controllo su App Store per imporre la percentuale del 30% sul fatturato generato dalle app, senza però riuscire davvero a tutelare la sicurezza di utenti e sviluppatori.
In ogni caso occorre anche rilevare che praticamente da sempre App Store risulta più sicuro di Google Play Store e che Apple è sempre intervenuta quando sono emerse infrazioni. A seguito del report del Washington Post Cupertino ha rimosso 12 delle 18 app segnalate
«Chiediamo agli sviluppatori standard elevati per mantenere App Store un luogo sicuro e affidabile in cui i clienti possono scaricare software e agiremo sempre contro le app che danneggiano gli utenti» ha dichiarato un portavoce di Apple. «Apple è leader del settore con pratiche che mettono al primo posto la sicurezza dei nostri clienti e continueremo a imparare, evolvere le nostre pratiche e investire le risorse necessarie per assicurarci che ai clienti venga presentata la migliore esperienza».