Forse un giorno non troppo lontano potremo chiedere a Siri qualche consiglio su come scattarci un selfie che sia da ammirare. È questo quel che è tentati di dire sapendo che un team di Yahoo, guidato da Miriam Redi, ha creato un’applicazione capace di capire quando una foto di un primo piano è bella, oppure brutta.
Yahoo è partita dalla constatazione che la bellezza è certamente soggettiva, ma quando si tratta di un ritratto ci sono elementi comuni che fanno giudicare “bella” una immagine. Così gli Yahoo Labs hanno registrato 10,000 ritratti, poi sottoposti al giudizio di un “panel” di persone reali che hanno assegnato ad ogni immagine un punteggio da 1 a 10, usando delle parole chiave correlate. In seguito i ritratti sono stati messi a disposizione di un software di riconoscimento facciale che ha esaminato gli attributi fotografici e incrociandoli con i giudizi dati dal campione, ha ricavato una serie di caratteristiche comuni ai tutti i ritratti giudicati “belli”.
“Abbiamo trovato che la razza, il sesso, l’età sono in gran parte non correlate con la bellezza fotografica – si afferma in “La Bellezza del Fotografare Visi”: Valutazione della qualità dei ritratti digitali”, il documento che raccoglie una sintesi dello studio – La proprietà fisiche e demografiche quali il sesso, il colore degli occhi, gli occhiali, l’età e razza mostrano una influenza trascurabile con l’immagine della bellezza, suggerendo che qualsiasi soggetto potrebbe essere protagonista di uno scatto spettacolare”.
Secondo lo studio il punteggio è piuttosto legato alla nitidezza dei punti di riferimento per il viso, il contrasto dell’immagine, l’esposizione, l’omogeneità, lo schema di illuminazione, l’unicità e l’originalità. La nitidezza sembra essere l’aspetto più importante di un bel ritratto così come una buona quantità di contrasto tra il volto del soggetto e lo sfondo; la qualità dell’esposizione sembra invece poco attinente quando si parla di bellezza: in pratica le foto sovra o sotto esposte, spesso possono apparire persino più belle agli occhi degli spettatori.
Con questi dati alla mano, gli scienziati hanno creato un programma informatico in grado di misurare queste qualità automaticamente e fornire un verdetto su quanto è bella è una foto.