Stripe è un servizio del quale abbiamo già parlato altre volte: è di particolare interesse per chi sviluppa siti web nei quali è necessario creare l’infrastruttura per vendere prodotti o servizi. Il sistema rende superfluo sia l’uso di un account merchant, quello che permette ai commercianti di accettare pagamenti con carta di credito, che il ricorso ai gateway, i servizi di pagamenti esterni. Stripe gestisce tutte le procedure, inclusa la memorizzazione in modo sicuro delle carte e gli accrediti sul proprio conto corrente. Gli sviluppatori affermano di aver lavorato di concerto con alcuni grandi nomi del settore come ad esempio la compagnia di servizi finanziari Wells Fargo, terza capitalizzazione borsistica negli Stati Uniti, e First Data proprietaria di Western Union.
Il sistema impiegato da Stripe semplifica l’utilizzo delle norme PCI (Payment card industry) e le procedure per il pagamento sono eseguite su server sicuri. L’uso è effettivamente semplice e le API e il codice da utilizzare sono di semplice comprensione per chi lavora con Ruby, PHP e Python. Il prezzo richiesto è il 2,9% + 30 centesimi per ogni transazione andata a buon fine. Non vi sono costi di setup, tariffe mensili da pagare o spese nascoste: la modesta percentuale deve essere corrisposta solo quando vi è l’effettivo acquisto da parte del cliente.
Finora noto solo nel Nord America, Stripe comincia a essere utilizzato anche in altre parti del mondo e il servizio è ad esempio utilizzabile in beta in Regno Unito, Irlanda e Francia. È possibile partecipare al beta testing registrandosi a questo indirizzo e attendendo la notifica.