Apple sta rifiutando le app che indicano costi “irragionevolmente alti” negli acquisti in-app, dopo segnalazioni da parte di uno sviluppatore che si è sfogato contro varie truffe perpetrate sull’App Store.
In una mail che Apple ha inviato ad uno sviluppatore, il team di revisori che controlla le app presentate sull’App Store riferisce che i revisori non approvano app “truffa”, citando la sezione 3 delle linee-guida per la revisione delle applicazioni.
La sezione in questione riporta che Apple “non distribuisce app ed elementi in-app che sono chiaramente truffe”. Si aggiunge che l’azienda respingerà app costose che cercano di imbrogliare gli utenti indicano costi “irragionevolmente alti”.
Tale condotta – riferisce Appleinsider – è in realtà in vigore da tempo ma sembra che negli ultimi tempi vi sia stato un aumento di lamentele e si è oertanto deciso di prestare più attenzione a questo problema. È ad esempio riferito che nel 2020 ad uno sviluppatore è stata rifiutata la distribuzione di una sua app sull’App Store perché chiedeva 39,99$ al mese. Da altri post sui forum di Apple dedicati agli sviluppatori si evince di una stretta per titoli con prezzi elevati.
Now confirmed: Apple is rejecting apps with irrationally high prices for in-apps and subscriptions.
You have to explain why are you charging like $7.99 per week. Because of using 3rd-party paid services, or something similar.
//thanks @aso_rad for the screenshot. pic.twitter.com/8sDSny4604
— ilia kukharev (@ilyakuh) February 19, 2021
In una dichiarazione a 9to5Mac, un portavoce della Casa di Cupertino riferisce che tale comportamento rientra nell’ambito di impegni volti al mantenimento di App Store come luogo sicuro per gli utenti, ribadendo che i revisori delle app hanno il compito di rifiutare app che tentano di truffare o plagiare gli utenti.
Non è chiaro se c’è un collegamento ma poche settimane addietro sono emersi problemi con varie app-truffa che riescono a ricavare milioni di dollari l’anno. Lo sviluppatore Kosta Eleftherio aveva fatto notare molte app “anomale”, alcune delle quali rubano idee da altre app, chiedendo cifre assurde per funzioni che, oltretutto, spesso non consentono di fare quello che promettono.
Con gli acquisti in-app bisogna prestare particolare attenzione, soprattutto quando ad usare tablet e telefoni sono i bambini. Per fortuna, sia i dispiositivi Apple, sia i dispositivi Android offrono delle impostazioni per evitare gli acquisti in-app indesiderati.
Su iPhone e iPad, se consentiamo ai bambini di usare il nostro dispositivo, è possibile richiedere l’inserimento di una password per ogni acquisto. È anche possibile disattivare completamente gli acquisti in-app usando “Tempo di utilizzo” sul proprio dispositivo o su quello del bambino.