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In Cina è stato ordinato lo stop vendite iPhone 6 a Pechino. Questo quanto ordinato dal Beijing Intellectual Property Office che ha accolto il ricorso di 100+, società cinese apparentemente proprietaria di alcuni brevetti che Apple violerebbe con il design di iPhone 6 e iPhone 6 Plus (e quindi probabilmente anche quello dei nuovi 6s), a suo dire troppo uguali al 100C.
In allegato due foto che ritraggono per l’appunto il sopracitato terminale, troppo simile – spiega la società – ad iPhone 6 per essere riconosciuto a colpo d’occhio dai clienti, motivo che avrebbe spinto l’azienda orientale a chiedere ed ottenere il blocco delle vendite iPhone 6 della Mela. Nel momento in cui scriviamo non è dato sapere se il blocco in corso coinvolga anche gli iPhone 6s attuali, esteticamente identici alla generazione iPhone 6.
Apple ha ovviamente già fatto ricorso per annullare il divieto, tuttavia le possibilità di riuscire nell’impresa sembrano essere remote. Ricordiamo infatti che sempre in Cina all’inizio di maggio Apple ha perso l’esclusiva del marchio iPhone, registrato nel 2007 da un’azienda che produce prodotti in pellame. Un altro grave incidente che dimostra ancora una volta quanto risulta complesso per le società occidentali e statunitensi gestire business in Cina. Ricordiamo che Apple ha dovuto sborsare 60 milioni di dollari per poter usare il marchio iPad in Cina, detenuto da Proview. Più recentemente Apple è stata costretta a bloccare le vendite di contenuti digitali, di fatto chiudendo l’iTunes Store cinese per quanto riguarda la vendita di film ed ebook.