STMicroelectronics, azienda italo-francese produttrice di componenti elettronici a semiconduttore, è entrata a far parte di Quintauris GmbH come sesta azionista.
La ST si aggiunge agli altri azionisti di Quintauris: Bosch, Infineon Technologies, Nordic Semiconductor, NXP Semiconductors e Qualcomm Technologies.
Quintauris è stata fondata nel dicembre 2023 per promuovere l’adozione di prodotti basati sui principi RISC-V. Ciò comprende l’accesso alle architetture di riferimento e l’assistenza nella creazione di soluzioni versatili e intersettoriali. Le applicazioni di base iniziali saranno rivolte al settore automobilistico, con un ampliamento previsto al settore mobile e dell’IoT.
RISC-V è uno standard aperto di insieme di istruzioni (sviluppato da ricercatori dell’Università della California, Berkeley, nel 2010) basato sul principio reduced instruction set computer (RISC). A differenza di molti altri ISA, il RISC-V è pubblicato sotto licenza open source, pertanto non richiede l’acquisto di una licenza per essere utilizzato.
Di Quintauris avevamo già parlato nel 2023, segnalando la nascita di una joint venture per portare la produzione di semiconduttori avanzati in Europa.
Lo scopo di Quintauris è indicato nella home page dell’azienda: proporre architetture di riferimento e sviluppare soluzioni con l’obiettivo di farle diventare standard del settore. La joint venture è focalizzata principalmente sulla parte hardware, mentre gli aspetti software — altrettanto rilevanti— sono lasciati ad aziende come RISE (RISC-V Software Ecosystem).
Come è facile immaginare, le competenze dei diversi membri della joint venture dovrebbero consentire di sviluppare system on chip completi, dedicati al settore automotive, un settore dove sono richieste peculiarità (soprattutto in termini di sicurezza) diverse dall’ambito mobile, con supporto esteso e massima affidabilità, ambito dove i produttori sono spesso costretti a pagare royalty esose.
Molte aziende offrono o hanno annunciato hardware basato su questo standard, alcuni sistemi operativi open source sono disponibili e l’insieme d’istruzioni è supportato da diversi toolchain. Anche Apple da qualche tempo ha cominciato a guardare con interesse a RISC-V, interessanti anche nell’ambito dell’IOT, con molte ottimizzazioni possibili, senza bisogno di tenere conto delle prestazioni. La joint venture tra le aziende prima citate dovrebbe permettere, tra le altre cose, di ridurre i sempre più crescenti costi di ricerca e sviluppo, aggiungendo innovazioni e capacità per rimanere al passo con soluzioni proposte da Intel, Arm, e altri nomi ancora.
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