Steve Jobs è il pensatore che più influenza il cambiamento nel mondo, secondo l’autorevole settimanale americano Newsweek. I “leader del pensiero” sono i personaggi che stanno cambiando radicalmente la faccia del mondo, e che hanno contato di più nell’ultimo decennio. La selezione scelta dalla redazione del settimanale a confronto con quello che sceglieranno poi i lettori attraverso Facebook.
In quella classifica, ancora in fieri, Jobs è schiacciato fra Al Gore e Barack Obama: un secondo posto di tutto rilievo, comunque. Tra le scelte di Newsweek, ci sono i vari Hillary Clinton, Malcolm Gladwell, i fondatori di Google e di Twitter e vari altri. Ma c’è una sorpresa per quanto riguarda la scelta di chi debba illustrare il profilo di Jobs. Infatti, il settimanale ha chiesto a Fake Steve Jobs, ovvero il giornalista del settimanale Daniel Lyons. E lui l’ha fatto con un pezzo breve e magistrale, ovviamente tutto in prima persona. Eccolo:
Prima di tutto, grazie per avermi fatto emergere come l’unico essere umano che ha fatto più di chiunque altro nell’ultimo decennio per dare una forma alla vita sul nostro pianeta. Me lo sono assolutamente meritato. Ho fatto moltissime cose straordinarie negli ultimi dieci anni, ma penso che la singola miglior cosa che abbia fatto sia stata aver fatto smettere di pensare alla gente che i computer e internet siano degli strani, complicati aggeggi per tecnici. Grazie a me, i computer e il web nelle nostre vite sono diventati onnipresenti e facili da usare. Voi adesso non “andate più in rete”, siete sempre in rete. E non siete più legati a delle orribili scatole per usare il web. Invece, avete un sottilissimo pezzo di magia tutta di vetro e metallo chiamata iPhone (a meno che non siate utenti di Blackberry o Palm Pre, nel qual caso pregherò per le vostre anime). Ovviamente, ho anche cambiato in maniera radicale il settore musicale. La musica veniva venduta di regola in vecchi posti fuori moda chiamati “music stores”, dove veniva venduta su dischi e controllata dalle etichette discografiche. Adesso la musica viene venduta da una società che produce software (Apple), distribuita sotto forma di bit digitali ed è controllata interamente da me. Anche i film sono sulla stessa strada, e presto controllerò anche quel mercato. Editoria: sei tu la prossima. Nel nostro splendido nuovo mondo, chiunque controlla gli apparecchi e la distribuzione è il re. Questo spiega perché milioni di fan mi vedono non come un semplice Ceo ma come il Gesù di Silicio che è venuto sulla Terra a restituire una sensazione di meraviglia infantile nelle loro vite. Non posso dire di essere in disaccordo.