Steve Jobs aveva tanti sogni nel cassetto. Sebbene molti li ha esauditi, per altri non ha avuto il tempo necessario per realizzarli: tra questi ultimi c’era l’idea di cambiare il modo di accedere ad internet dai dispositivi mobile. Nel 2011 si vociferava che Apple avesse in mente di sviluppare un proprio Wi-Fi sicuro, disponibile in tutto il mondo, in sostituzione della rete telefonica utilizzata dagli attuali operatori telefonici.
Ancor prima si parlò di un interessamento di Jobs verso FON, un servizio che incoraggia gli utenti a condividere l’accesso Wi-Fi ad internet con altre persone. Ad alimentare queste voci ci ha pensato Walt Mossberg, storico giornalista del Wall Street Journal, raccontando un aneddoto relativo ad una conversazione che ebbe lui stesso con il defunto fondatore dell’azienda della Mela. Il primo iPhone fu un successo, anche se la rete cellulare era pessima. Integrava però un’opzione dati molto più interessante e veloce: il Wi-Fi. Stando a quanto racconta il giornalista, Jobs era soddisfatto del fatto di aver integrato la possibilità di connettere l’iPhone a qualsiasi rete senza fili, anche se c’era un grosso problema da risolvere: la maggior parte delle reti Wi-Fi che venivano visualizzate sullo schermo non potevano essere utilizzate perché protette da password.
Jobs era consapevole del fatto che ciò era una scelta basata unicamente sulla sicurezza, ma era determinato a trovare un modo per mantenere tale caratteristica rendendo però la rete al contempo gratuita e condivisibile con chiunque entrasse nel raggio d’azione. La sua visione era quella di mantenere sicura la rete domestica ma al contempo accessibile a tutti: in questo modo un utente poteva andare tranquillamente in giro e spostarsi da un hotspot Wi-Fi all’altro senza dover effettuare alcun login o connessione, un po’ come facciamo ora con la rete cellulare.