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Steve Jobs voleva concedere in licenza macOS a Dell?

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In occasione del decimo anniversario della morte di Steve Jobs, emergono storie di tutti i tipi riguardanti il co-fondatore di Apple.

Una chicca raccontata da Michael Dell – fondatore e Ceo dell’azienda omonima – riferisce di un potenziale accordo che forse avrebbe potuto cambiare la storia dell’informatica moderna.

In una intervista con C-net in occasione dell’uscita della sua autobiografia intitolata “Play Nice But Win: A CEO’s Journey from Founder to Leader”, Dell ha riferito di un potenziale accordo con Jobs, affermando di averlo visto per la prima volta in uno dei quei gruppi che all’epoca consentivano agli utenti di computer di incontrarsi (aveva 15 anni e Jobs 25). Nel 1979 Dell ricevette un Apple II dai suoi genitori, un computer che smontò per vedere com’era fatto dentro. Questo dettaglio non è nuovo ma Dell riferisce anche di una presunta offerta commerciale di Jobs e Apple di cui finora non si era mai saputo nulla.

Steve Jobs voleva concedere in licenza macOS a Dell?
Play Nice But Win: A CEO’s Journey from Founder to Leader

L’imprenditore afferma che divenne amico di Jobs negli anni in cui Dell cominciò a consolidare la sua azienda tra i leader mondiali nel settore delle forniture hardware per computer. Nel 1993 Dell riferisce che Jobs visitò più volte la sua casa in Texas per convincerlo ad adottare il sistema operativo NeXTSTEP, fiore all’occhiello di NeXT, la società che Jobs aveva fondato dopo essere stato cacciato da Apple (quest’ultima acquisì poi NeXT nel 1996 e Jobs ritornò in Apple).

Dell, a quanto pare, declinò l’offerta di Jobs citando l’assenza di software e interesse da parte dei consumatori. Di fatto, i costi alti e la mancanza di un parco software adeguato, impedirono a NeXTSTEP di diventare un successo commerciale.

Jobs – secondo quanto racconta Dell – provò di nuovo a fare una proposta nel 1997, quando era alla guida di Apple come CEO a interim. Jobs all’epoca fu richiamato dalla casa da lui fondata; come noto rientrò facendo confluire NeXT in Apple, salvando quest’ultima dalla bancarotta e fornendo le basi del nuovo sistema operativo per Mac, quello che oggi conosciamo come macOS e che ancora prima era chiamato “Mac OS X”.

Jobs sarebbe stato propenso a offrire in licenza Mac OS a Dell, in concomitanza del porting di quest’ultimo sui processori x86. Dell a quanto riferisce era interessato e sarebbe stato disposto a pagare il diritto di licenza per ogni PC venduto con Mac OS ma Jobs era preoccupato che una simile strategia avrebbe rosicchiato le vendite dei Mac. Di contro, Jobs avrebbe proposto l’installazione di Mac OS e Windows fianco a fianco sui PC Dell, permettendo all’utente di scegliere quale sistema usare. Per ottenere questo privilegio, Dell avrebbe dovuto pagare a Apple una percentuale sulla vendita di tutti i computer.

La proposta non avrebbe avuto senso secondo Dell, spiegando che avrebbe dovuto pagare costi di licenza a Apple anche quando gli utenti non usavano Mac OS. Jobs, inoltre, non poteva garantire accesso continuo al software.

Questa possibilità, spiega Dell, “avrebbe potuto cambiare la traiettoria per Windows e Mac OS su PC”, “ma ovviamente si andò in una diversa direzione”.

Jobs e Dell erano rivali in un settore spietato, e non sono mancate le volte che si scambiavano frecciatine. Celebre la risposta di Michael Dell a chi nel 1997 gli chiedeva che cosa avrebbe fatto se fosse stato il CEO di Apple (un periodo molto complicato per la Casa di Cupertino): “Venderei tutto e restituirei i soldi agli azionisti”.  Parole giunte al culmine di un periodo difficile, quasi disperato per Apple e che Jobs si deve essere legato al dito se è vero che otto anni dopo, al termine della seduta di borsa con cui Apple superava la capitalizzazione di mercato di Dell prendeva schermo e tastiera per scrivere ai suoi dipendenti una lettera con cui invitava il CEO della rivale a rimangiarsi quanto detto.

Nonostante le frecciatine e la competizione, secondo Dell, lui e Jobs erano rimasti amici. Il racconto di Dell sul licensing di Mac OS è ad ogni modo da prendere con le molle: purtroppo manca Jobs a confermare o smentire tutto.

Descrivendo Jobs, Dell dice: “Abbiamo bisogno di sognatori e idealisti, persone che abbiano una visione incredibile, in grado di comprendere l’avvento del futuro per crescere. E ancora: “Non puoi seguire le regole e sperare di fare cose incredibili”. “Da questo punto di vista Steve è stato senz’altro eccezionale”.

Nella home page del sito web di Apple oggi è visibile il link “In ricordo di Steve”, un bel filmato con estratti di suoi discorsi tenuti in varie occasioni (keynote e non solo).

Sulle pagine di macitynet trovate centinaia di articoli che parlano di Steve Jobs: per i migliori libri su Apple e Steve Jobs è possibile partire da qui.

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