Grazie a un raro documentario degli anni ’80 è possibile ammirare un giovane Steve Jobs al lavoro durante i primi passi e la creazione di NeXT, la società specializzata in workstation per le università e la ricerca fondata dopo la fuoriuscita da Apple.
Il video che inseriamo in calce in questo articolo inizia con l’ingresso negli uffici di NeXT di Paul Rand, leggendario designer statunitense pagato a peso d’oro da Steve Jobs per creare il logo della nuova società: un cubo in cui è inciso il nome NeXT, con la geniale trovata di mantenere tutte le lettere maiuscole con l’eccezione della e, unica minuscola.
Nel documentario è possibile assistere a diverse riunioni in cui Steve Jobs insieme a diversi ex dipendenti Apple a lui fedeli fissano i primi passi e le prime operazioni per la fondazione di NeXT. Il focus di mercato, l’hardware e i software necessari per entrare nel mondo dell’università, le date di scadenza e così via. Più che i dettagli delle operazioni mostrate, il documentario risulta prezioso perché permette di osservare in azione Jobs durante le riunioni di lavoro, fissare gli obiettivi, nell’ascolto delle opinioni dei collaboratori e soprattutto Jobs impegnato in quello che lui steso definisce il suo ruolo personale, quello di “custode della visione”.
Con questo termine Jobs indica tutta la serie di compiti necessari in un grande progetto come quello di una start-up hardware e software nella Silicon Valley del boom degli anni ’80: tra tutte le scadenze per il completamento dei progetti e gli impegni quotidiani, il compito di Jobs era quello di continuare a indicare la meta ai propri collaboratori, il passo successivo e l’obiettivo finale della società. Il ruolo di “custode della visione” descritto da Steve Jobs in NeXT è lo stesso compito che il confondatore di Apple ha svolto sia nella nascita di Apple alla fine degli anni ’70 sia in seguito nella rinascita di Apple, quando Jobs tornò alle redini di Cupertino nel 1996.