«Il vostro tempo è limitato, per cui non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Siate affamati, siate folli. Solo quelli che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero». La citazione è d’obbligo quando si ha a che fare con Steve Jobs, omaggiato anche da Stampaprint.net con un’infografica a cinque anni dalla sua scomparsa.
Queste parole, riportate nella speciale infografica che alleghiamo in calce all’articolo, sono parte di uno dei discorsi più belli e toccanti che il CEO di Apple rivolse ai neo-laureati all’Università di Standford il 12 giugno del 2005. Nel ripercorrere i momenti chiave della sua vita, si parte dal 1972, quando abbandonò gli studi al Reed College di Portland (Oregon) dopo appena un semestre a causa del peso economico per la sua istruzione sulle tasche dei genitori, ma soprattutto per il suo carattere, fortemente indipendente fin dalla giovinezza, determinato nel voler tracciare personalmente il suo percorso di vita.
Da lì la sua vita professionale è stata quasi tutta in salita, con il primo lavoro in Atari nel ’74 e la fondazione di Apple due anni dopo, toccando il milione di vendite con Apple II nel 1977. Fu infatti nell’85, l’anno del flop di vendite del Macintosh, che fu allontanato dall’azienda che lui stesso aveva fondato, costringendolo a ripartire da zero con NeXT.
Seguirono gli anni con Pixar, il matrimonio con Laurene Powell nel ’91, il grande successo nell’animazione digitale, e il suo rientro in Apple nel 1997 come CEO ad interim, ma senza stipendio. Da qui inizia il secondo grande atto della leggenda di Jobs: il lancio di Mac OS X, dell’iPod nel 2001 e, nonostante la malattia scoperta nel 2003, quattro anni dopo arrivò iPhone, il prodotto che più di ogni altri ha cambiato per sempre le nostre vite.