Steve Jobs voleva comprare Dropbox, probabilmente allo scopo di integrare il servizio di storage online con l’attuale iCloud. La rivelazione emerge da Forbes che racconta come il fondatore di Apple abbia nel 2009 incontrato Drew Houston, l’uomo dietro Dropbox per effettuare l’acquisizione.
Jobs andò subito al punto, saltando la presentazione proposta da Houston (“So quello che fate”) e offrendo una cifra a “otto zeri”. Nonostante l’offerta però Houston spiegò a Jobs che non volevano vendere ma creare un’azienda grande e solida. Jobs sorrise e replicò sostenendo che Dropbox non era un prodotto ma semplicemente una funzionalità.
Terminato il meeting – svoltosi tra sorsi di té ed espisodi sulle vicissitudini di Jobs dopo il suo rientro in Apple – Houston ricevette un ulteriore invito per incontrare nuovamente Jobs presso la sede di Dropbox, ma il giovane sviluppatore rilanciò con un meeting nella Silicon Valley. A quel punto l’iCEO della Mela non si fece più sentire; ci fu poi la presentazione di iCloud dove Jobs mise nel mirino proprio Dropbox. Houston reagì inviando una nota ai suoi dipendenti e facendo notare quanto la loro fosse fra le aziende con il maggio tasso di crescita, diversamente da altri nomi balsonati come MySpace, Palm e Yahoo, ormai sparite o in netta crisi.
Attualmente Dropbox è sicuramente una delle azienda di maggior successo per l’archiviazione online e risulta ora uno degli avversari più temibili anche per i grandi nomi come Apple, Google e Amazon.