Steve Jobs continuerà ad essere coinvolto nelle decisioni strategiche di Apple e anche nello sviluppo dei prodotti futuri più importanti della Mela. Lo svela Walt Mossberg prima firma del The Wall Street Journal per il mondo della tecnologia e senza dubbio uno dei giornalisti statunitensi più vicini a Jobs e a Cupertino. Non a caso la rivelazione di Mossberg proviene da quelle che il giornalista definisce come fonti “estremamente ben informate”.
“Anche un presidente del consiglio attivo non è la stessa cosa di un amministratore delegato” nota Mossberg circa le dimissioni dal ruolo di Ceo e il nuovo incarico di presidente. Mossberg non esita a definire le dimissioni di Jobs dal ruolo di Ceo di Apple come la fine di un’era, opinione condivisa da numerosi osservatori e giornalisti in USA e nel mondo, in ogni caso la firma del The Wall Street Journal e autore di AllThingsD precisa che quello di oggi non è un necrologio, anzi. Anche se le condizioni di salute di Jobs sono precarie, il co-fondatore della Mela continuerà per quanto possibile a dare il proprio contributo sulle scelte e le strategie più importanti di Cupertino.
In pratica salute permettendo Jobs continuerà a fare quello che ha fatto fino a oggi fin dall’annuncio dalla prima sospensione per malattia di circa 6 anni fa. Non potremo più assistere agli scopiettanti keynote di Jobs e le sue già rade apparizioni in pubblico diventeranno ancora più rare ma tutto il mondo IT, gli appassionati e gli ammiratori, concorrenza inclusa, si augurano che il genio dietro alla Mela possa continuare a contribuire con la sua visione ai prossimi successi marchiati Apple. Forse non dovremo aspettare ancora molto per assistere ad un altro colpo di scena: la marcia di Apple e la pianificazione dei prossimi prodotti per almeno i prossimi due anni è delineata da tempo anche dalla mano di Jobs. Prima di ripercorrere nel suo articolo l’eccezionale carriera di Jobs, il giornalista e l’amico Mossberg lancia un possibile indizio: forse la prossima rivoluzione che porterà il marchio della Mela morsicata sarà proprio la televisione 2.0 che analisti e osservatori prevedono ormai da anni.