L’errore principale di Ballmer è stato di non credere al mondo del mobile. A pensarla in questo modo è il CEO, dimissionario, di Microsoft, che ha recitato il mea culpa alla conferenza con gli analisti, l’ultima prima del previsto commiato.
Ballmer, fedele al proprio personaggio, ha mostrato il solito ottimismo evidenziando opportunità e punti di forza del gruppo, ammettendo però anche i “venti contrari” che la società sta da qualche tempo affrontando. Ballmer ha ad ogni modo voluto mostrare che, nonostante sia stata superata da Apple lo scorso anno, Microsoft è la società che ha mediamente registrato i risultati più importanti nel corso degli ultimi dieci anni.
L’attuale CEO di Microsoft ha per la prima volta ammesso che Windows è in difficoltà nel mercato odierno. “Sappiamo quanto le persone amano e apprezzano telefoni e tablet e anche che questi dispositivi continueranno a diffondersi”. Senza mezzi termini, Ballmer ha riconosciuto anche di non aver a suo tempo compreso le potenzialità del mercato dei dispositivi mobile, ma asserisce che Microsoft può ancora risalire la china in questo settore: “Ovunque abbiamo una piccola quota di mercato, io vedo opportunità di crescita”.
Nel corso di una sessione di domande e risposte, Ballmer ha anche ammesso che in passato Microsoft è rimasta troppo concentrata su Windows, impedendo ai propri talenti di lavorare su dispositivi mobile. “È la cosa di cui più mi rammarico” ha detto Ballmer, spiegando come l’opportunità sia stata persa per lavorare su Windows Vista. Col senno di poi, Ballmer afferma: “Avrei dovuto distribuire in modo differente le risorse; sarebbe stato meglio per Windows e avremmo ottenuto successo su dispositivi con diversi form factor”. Nel 2000, ha spiegato ancora, l’azienda era unicamente concentrata su ciò che doveva fare con Windows, e per questo non ha distribuito adeguatamente le proprie risorse nella divisione Windows Mobile, relegandola (sbagliando) in secondo piano.
L’acquisizione di Nokia rappresenta la volontà di Microsoft di essere rappresentata nel settore dei dispositivi mobile: l’80% dei Windows Phone venduti, sono marchiati Nokia. L’acquisizione della casa finlandese è forse l’unica mossa possibile che potrà assicurare a Redmond un futuro più solido nel mercato degli smartphone. Quanto e se effettivamente questo sarà in grado di fermare Apple e Google lo vedremo solo con il tempo. Trovate il documento completo con l’intervento di Ballmer a questo indirizzo (è un file in formato Word).