La cosa più folle mai fatta da Microsoft fu il salvataggio di Apple. È Steve Ballmer a bollare in questo modo la ben nota, per chi conosce la storia dei rapporti tra Cupertino e l’azienda di Redmond, vicenda che portò nel 1997 Microsoft a investire nei rivali 150 milioni di dollari e a impegnarsi a produrre Office per il Macintosh per almeno cinque anni.
Ballmer, ex CEO di Microsoft, ha parlato di quegli eventi nel corso di un’intervista a Bloomberg. Prima ha fatto riferimento ad Amazon (“non è una bella azienda dove lavorare”) e poi ad Apple. Parlando di quest’ultima ha riconosciuto che “hanno fatto un ottimo lavoro” (evidentemente Ballmer ha cambiato idea rispetto a quando rideva alla presentazione dell’iPhone vantando la presunta superiorità dello Zune) ma ha anche ricordato il patto che Bill Gates e l’appena rientrato in Apple, Steve Jobs, fecero.
Ricordiamo che allora la Mela era sull’orlo del fallimento. In cambio di un finanziamento e della promessa a produrre Office, Apple face cadere tutte le accuse di copia che aveva riversato su Windows, dando a Microsoft la possibilità di installare Internet Explorer su tutti i Mac e la possibilità di dimostrare che l’antitrust non aveva ragioni di attaccare Redmond, come stava per fare, visto che c’era una concorrenza ancora vitale.
Ma se i 150 milioni di dollari, dice Ballmer, portarono a casa un risultato economico, tutto l’impianto fu una follia perchè fece sopravvivere la rivale e portò alla sua rinascita, fu il primo passo verso la resurrezione della Apple, una mossa che fu vista con fiducia dai clienti e dal mercato, fiducia resa tangibile dal valore azionario di AAPL che aumentò in breve tempo del 30%.
L’ex CEO ad ogni modo aggiunge: «Ha portato innovazione, e alla creazione dell’azienda che vale di più al mondo. Ballmer ha poi detto che in questo momento solo Microsoft può competere con Apple. “Nessun altro ha veramente cercato di competere con loro seriamente con l’hardware… se ci sarà concorrenza per Apple, questa arriverà da Microsoft”