Steve Ballmer confessa: il nostro errore più grande è stato Vista. L’ammissione di quel che secondo tutti è stato il principale fallimento di Redmond dalla sua nascita arriva attraverso la penna di Mary Jo Foley, giornalista che da sempre segue Microsoft per conto di ZDNet e che è riuscita a intervistare – per la prima volta dopo venti anni – Steve Ballmer.
L’uomo che entro un anno sarà sostituito, dice che ama Microsoft e tutto quello che quest’azienda fa. Possiede moltissime azioni e afferma che moltissime continuerà ad averne. La decisione di lasciare l’azienda sembra sia maturata pochi giorni addietro: Ballmer dice di essersi reso conto a un certo punto che questo era il percorso da seguire e che sulla scelta non abbia in nessun modo influito Bill Gates (presidente di Microsoft). Ballmer afferma di essere orgoglioso di aver fatto parte del team che ha fatto nascere il mondo del personal computing, dispositivi usati da milioni di persone, così come quello della telefonia, anche se sulla maggioranza di questi ultimi dispositivi non usano sistemi operativi Microsoft.
Nel momento in cui si tratta di parlare degli errori, Ballmer non sembra avere esitazioni ed indica Vista o meglio tutto quello che è rimasto dal dopo Longhorn, progetto che richiese investimenti ingenti e che a un certo punto costrinse Microsoft fondamentalmente a ricominciare da zero, abbandonando o rimandando alcune tecnologie che erano state inizialmente previste.
Chi sarà il successo di Ballmer non è facile dirlo; chiunque esso sarà, gli toccherà in sorte un compito non facile. Una nuova era è intanto finalmente iniziata per Microsoft. Sapremo di più su scelte e strategie nei mesi seguenti.