Da anni Elon Musk ha previsto la crescente domanda per Internet via satellite ovunque, creando la sua costellazione artificiale Starlink con innumerevoli lanci di razzi SpaceX: a pochi giorni dall’ottenimento dei permessi della FCC per fornire Internet sui veicoli in USA, la società guidata da Musk annuncia Starlink Maritime, Marittimo in italiano, per barche, navi e yacht.
Dimenticate i piani per internet satellitare per case e residenziale, che Starlink propone a 110 dollari al mese, mentre il sistema hardware con parabola, router e il necessario per installazione e funzionamento, costa solamente 599 dollari. Tradotto in euro quindi circa 105€ al mese di abbonamento e una spesa iniziale di quasi 580 euro per l’hardware.
Con Starlink Maritime per barche e navi i prezzi subiscono un forte incremento: la somma da sborsare subito per l’hardware è di ben 10.000 dollari, mentre come anticipato l’abbonamento è di 5.000 dollari al mese: rispettivamente quasi 4.800€ al mese e una spesa iniziale di 9.600€. È possibile sospendere il pagamento nei periodi di inutilizzo, ma quando viene attivato si paga l’intero mese anche se viene usato per pochi giorni o settimane.
Alle lamentele e alle richieste di chiarimento sull’enorme divario di prezzi degli utenti, Elon Musk spiega che il sistema hardware è composto da terminali doppi ad alte prestazioni, necessari per mantenere la connessione in condizioni di mare mosso e nelle tempeste. Terminali e antenne sono progettati e costruiti per resistere a nebbie saline, venti estremi e tempeste.
Il geniale imprenditore miliardario ammette che si tratta di prezzi premium elevati, ma molto più economici e con prestazioni superiori rispetto alle offerte alternative. Musk dichiara che fino a poco tempo fa la sua stessa società SpaceX pagava 150.000 dollari al mese per una connessione peggiore per le proprie navi. Starlink Maritime arriva a fornire una velocità di 350 Mbps in download in mare.
La società dichiara che Starlink Maritime permette di collegarsi dalle acque più remote del mondo, ma nella fase iniziale la copertura è limitata. Al momento funziona solo nelle acque costiere degli USA (esclusa l’Alaska), Europa (tranne la maggior parte di Norvegia, Svezia e Finlandia), Australia, Brasile, Cile, la maggior parte dell’Australia meridionale e della Nuova Zelanda. Starlink dovrebbe ampliare la connettività in più località entro la fine di quest’anno e poi ancora nel 2023.
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