A patire da oggi negli Stati Uniti il caffé da Starbucks si paga semplicemente mostrando lo schermo di iPhone e touch. Niente più caccia trafelata alle monete e al borsellino, con le mani occupate dal muffin e dalle chiavi: per il rito del super caffé all’americana, erogato in quantità titaniche, è stato predisposto un apposito lettore ottico nel punto cassa di oltre 7.500 caffetterie Starbucks. Il funzionamento è possibile grazie all’app gratuita Starbucks Card Mobile, disponibile sull’App Store USA.
Gli utenti possono ricaricare la propria card virtuale direttamente all’interno dell’app utilizzando la carta di credito oppure anche Paypal. Ad ogni caffè e acquisto presso Starbucks il lettore ottico della cassa legge il codice visualizzato sullo schermo dello smartphone e sottrae la spesa dal credito residuo. L’app è disponibile per iPhone, touch e anche per Blackberry mentre la versione per Android è in fase di sviluppo. Le innovazioni negli Stati Uniti non mancano mai e lo stesso vale per la catena di caffetterie più famosa del Paese. Solo ieri Starbucks ha annunciato la disponibilità di Trenta, un nuovo bicchiere formato gigante e dal nome tutto italiano, per servire tè e caffè in quantità ancora più generose, come se i tagli esistenti ancora non bastassero.
La lettura ottica è una forma di pagamento mobile di cui si prevede la rapida adozione grazie alla diffusione crescente degli smartphone. In Giappone questa tecnologia è stata quasi completamente trascurata per passare direttamente alla fase successiva, basata sulla tecnologia Near Field Communication, siglata NFC. Grazie a questa i Giapponesi non devono nemmeno mostrare lo schermo del telefonino: da tempo possono pagare l’accesso ai mezzi pubblici e ai distributori automatici semplicemente accostando la tasca o la borsetta in cui il telefono e riposto per far scattare l’addebito.