I privilegi di uno stage in Apple? Li spiega uno studente su Quora (una sorta di social network nel quale è possibile porre domande e avere le risposte da utenti coinvolti in prima persona in progetti ed eventi) che racconta come si svolge la vita di chi ha avuto la fortuna di provare a lavorare a tempo determinato a Cupertino.
Secondo quanto si apprende, chi viene assunto per un periodo di formazione, viene equiparato a qualsiasi altro dipendente per responsabilità, doveri e anche diritti. La quotidianità è la stessa di chi in Apple è assunto in via definitiva e il lavoro ruota intorno agli stessi progetti, quelli che portano a definizione prodotti che arriveranno sul mercato. Il parere dello stagista è tenuto nella stessa considerazione ed è anche possibile partecipare ad eventi sociali quali sport, escursioni, cene, ecc. Ex stagisti affermano che Apple li ha invitati ed ammessi a sessioni con dirigenti di alto livello (incluso Steve Jobs), viaggi e contest per raccogliere idee nei quali erano previsti in palio premi quali dispositivi e bonus vari.
Gli studenti vengono anche assistiti nella vita quotidiana. Hanno infatti diritto ad appartamenti non lontani dal luogo di lavoro, con costi ridotti per l’affitto. Non vivono da soli e Apple ritiene importante il mix di cultura e una vita in comunità. Gli appartamenti sono adiacenti a palestre attrezzate, campi da gioco, pallavolo, tennis, piscine: tutte le comodità possibili per i residenti.
Non tutto però è rose e fiori: molto dipende anche dal reparto dove lo stagista va a lavorare: Owen Yamuachi è stato nel team di OS X Server e racconta di aver lavorato a due progetti, uno dei quali non è mai stato presentato al pubblico; nel team di OS X server lavorano persone mediamente più adulte, con cui è stato più difficile socializzare e che subito dopo il lavoro (dalle 9 alle 17) pensavano a tornare presso le loro famiglie. Yamauchi ha detto che spesso si ritrovava a lavorare da solo in ufficio poco illuminato, con corridoi stretti, soffitti assurdamente alti, lontano da caffetterie, spesso passando intere giornate senza parlare con nessuno. Questo comportava vantaggi (“intensa possibilità di concentrazione”) e svantaggi (la solitudine).
Yamauchi spiega che un’associazione per conto di Apple l’ha aiutato a redigere la (tanta) documentazione necessaria e ha fatto da garante alla dogana degli Stati Uniti. “Capisco molto bene l’inglese ma parlarlo e scriverlo è un’altra cosa; sia a lavoro con dipendenti Apple o altri tirocinanti, le persone sono state sempre molto pazienti e gentili” concludendo che a suo dire la maggior parte degli stagisti ha un buon ricordo e belle storie da raccontare sulla vita all’interno del campus.