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Stabilimento per vetro zaffiro di Mesa, Apple possiede l’edificio

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Le apparecchiature dello stabilimento di Mesa dove si produrrà vetro zaffiro saranno di proprietà di GT Advanced Technologies, ma l’impianto è di proprietà di Apple. Questo quello che si apprende da un comunicato che chiarisce con maggior esattezza quello che era stato ufficialmente confermato, ma non troppo diffusamente spiegato, ieri, quando si è appreso da una nota di commento alla presentazione del bilancio di GT Advanced Technolgies, dell’accordo tra le due parti.

In base al patto strategico, l’azienda del New Hampshire, ha ricevuto un investimento pari a 578 milioni anche se tecnicamente si tratta di un anticipo in forniture. In termini pratici Apple si è impegnata a comprare (probabilmente a condizioni agevolate) una certa quantità di vetro zaffiro, pagando prima della consegna il prodotto che otterrà. In cambio GT Advanced Technologies garantirà, secondo quanto appreso ieri, materiali in quantità garantite e con termini di esclusività che non sono stati resi noti.

I 578 milioni di dollari saranno usati per installare le fornaci di produzione del vetro zaffiro che saranno di proprietà e operate da GT Advanced Technologies che è una specialista di questo abito. Apple però ha costruito l’impianto e lo manterrà nelle sue proprietà. Da quel che si comprende, dunque, Cupertino opererà come una sorta di padrone di casa affittando i locali nel contesto della partnership. Costruendo lo stabilimento formalmente “prestando” il denaro a GT Advanced Technologies, praticamente dandole la garanzia di acquistare grandi quantità di vetro zaffiro, Apple ha reso fattibile l’operazione che comporterà l’assunzione di 700 dipendenti e l’edificazione di un complesso interamente alimentato ad energia rinnovabile.

Da quel che si apprende da alcuni fonti che vivono a Mesa, lo stabilimento avrebbe già una forma e mura rialzate, come si vede anche da alcune immagini pubblicate da 9to5Mac (foto qui sotto) c; l’inizio della produzione potrebbe una questione di alcuni mesi e non certo di anni. Se come si legge, i 578 milioni di dollari versati per gli impianti, saranno rimborsati (in materuali) a partire dal 2015, è possibile che la fine del 2014 sia la data di inizio di produzione.

Che cosa uscirà dall’impianto è tutto da vedere. L’ipotesi più attendibile è chiaramente quella che punta alla produzione della copertura di schermi per i dispositivi Apple, anche se non si può dire con precisione quale sia il dispositivo a cui sta pensando Cupertino. Quel che è certo è che al momento uno schermo per iPhone in vetro zaffiro costerebbe cinque volte quello realizzato in Gorilla Glass e anche se in futuro, con un abbattimento dei costi, potrebbero essere proprio iPhone (e poi iPad) a beneficiare dell’accordo, in tempi ravvicinati potrebbero esserci altri prodotti di minori dimensioni nel mirino. Tra di essi le attuali coperture per le videocamere, la lastra di Touch ID e il vetro dell’iWatch.

Intanto qui sotto pubblichiamo un interessante mini-documentario di PocketNow nel quale si mostra come funziona la produzione di vetro zaffiro, un materiale chimicamente identico allo zaffiro naturale, ma prodotto in maniera artificiale. La sua durezza è seconda solo a quella del diamante e non può essere scalfito da niente altro che proprio da diamante stesso. L’ideale quando si parla di dispositivi da tasca che entrano in contatto con oggetto che possono rigarli.

Anche s il documentario è in inglese, è possibile apprezzare diversi dettagli di quello che saranno il lavoro e i macchinari dello stabilimento di Mesa.

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