Gli utenti iPhone portano un maggior profitto rispetto all’utente medio di smartphone. Quel che già si conosceva e già avevano sperimentato numerosi operatori mobili, viene confermato anche dal (quasi) ultimo arrivato del lotto: Sprint. A farsi portavoce della convinzione che il terzo carrier americano stia facendo un affare con l’accordo con Apple è Dan Hesse, amministratore delegato di Sprint, in un’intervista a Mobile World e lo fa a partire dalle gigantesce sovvenzioni che Sprint ha dovuto pagare per ottenere l’iPhone – si parla di circa 15.5 miliardi di dollari. Una cifra enorme, argomenta, Hesse ma pienamente giustificata visto che Sprint porta a casa 4 nuovi clienti su 10 clienti proprio grazie ad iPhone; il dato è doppio rispetto a quello messo insieme dai concorrenti, che avrebbero dunque perso utenti grazie alla disponibilità cellulare della Mela su rete Sprint.
Inoltre gli utenti iPhone sarebbero più fedeli al network rispetto ad un utente medio Android, oltre a consumare meno dati, aspetto quest’ultimo probabilmente legato al fatto che al momento iPhone non dispone ancora di tecnologia 4G, diveramente da molti cellulari Android che invece negli Stati Uniti possono già godere delle maggiori connessioni dati delle reti LTE disponibili.
Quindi dal punto di vista dei costi e dei benefici relativi ad un cliente e al sui ciclo di vita come tale, per Sprint l’iPhone risulta evidentemente più conveniente (sotto il punto di vista dell’operatore) rispetto agli altri smartphone, soprattutto in un mercato come quello statunitense dove il modello ad abbonamento è dominante.