Anche Sprint annuncia i suoi risultati fiscali, ancora una volta trainati dalle performance di iPhone: nel primo trimestre del 2012 il terzo operatore telefonico degli USA ha attivato 1.5 milioni di unità, un numero in leggera flessione rispetto agli 1.8 del trimestre precedente, ma un calo più contenuto rispetto a Verizon e AT&T.
Aspetto più interessante il fatto che su 1.5 milioni di iPhone attivati il 44%, pari a 660.000 mila unità, fossero nuovi clienti, evidenza di come il cellulare della Mela giochi un ruolo importante nell’acquisizione di nuovi clienti, provenienti da altri operatori.
Nonostante queste buone notizie, Sprint non esita a chiamare in causa il cellulare di Cupertino anche nel giustificare un incremento delle spese, correlate agli onerosi sussidi che Apple richiedere per il suo cellulare, più alti rispetto ad altri dispositivi, sussidi necessari per poter vendere il telefono con contratto a prezzo scontato.
Per queste (ma non solo) ragioni nel complesso i risultati fiscali di Sprint relativi al primo trimestre dell’anno in corso si concludono con segno negativo, caratterizzati da una perdita netta di 255 milioni di dollari.