Nel mese di marzo, Spotify ha brevemente testato una nuova versione audio lossless del suo servizio di streaming. Il test è stato individuato dagli utenti Reddit e confermato recentemente a TheVerge da una fonte interna Spotify. Il nuovo formato potrebbe presto essere disponibile per gli utenti, dovrebbe chiamarsi Spotify Hi-Fi e per averlo gli utenti dovranno pagare un supplemento mensile fra i 5 e i 10 dollari in aggiunta all’attuale prezzo dell’abbonamento regolare.
Fino a oggi Spotify ha usato una compressione audio fino a un bitrate di 160 kbps su desktop o 96 kbps su dispositivi mobili; gli abbonati Premium possono sfruttare anche un’opzione “alta qualità” a 320 kbps audio su desktop. Normalmente invece l’audio ad alta fedeltà “lossless” (senza perdita di qualità) ha un bitrate significativamente più alto, di circa 1.411 kbps. Il lancio di Spotifi Hi-Fi andrebbe a rivaleggiare con servizi che offrono già musica in formati ad alta fedeltà, come ad esempio Tidal, oltre a rappresentare un vantaggio strategico nei confronti della concorrenza, come Apple Music, che non dispone di tale opzione.
Quando una canzone è compressa, un algoritmo rimuove dalla traccia i bit che solitamente l’orecchio umano potrebbe non essere in grado di percepire, riducendo la dimensione complessiva del file. I file ad alta qualità dovrebbero preservare tali sfumature sonore garantendo una maggiore qualità audio, benchè un peso superiore.
Tuttavia fino ad oggi la diffusione di file ad alta fedeltà ha rappresentato più uno strumento di marketing: in diversi test scientifici effettuati in passato è emerso come la maggior parte delle persone non siano sostanzialmente in grado di distinguere audio compressi dalle controparti ad alta fedeltà. I pochi audiofili in grado di apprezzarne la differenza richiedono un orecchio ben allenato e dispositivi di alta gamma, condizioni che la maggior parte degli utilizzatori di servizi in streaming difficilmente sono in grado di soddisfare.
