Il servizio di streaming musicale Spotify ha appena ottenuto da Technology Crossover Ventures un nuovo finanziamento da 250 milioni dollari, cifra che porta il valore nominalen dell’azienda svedese a oltre 4 miliardi di dollari.
Grazie ad denaro ricevuto, come riportato dal Wall Street Journal, Spotify ora spera di estendere il suo servizio su altri mercati, aumentando così il suo fatturato e puntando anche ad una quotazione pubblica in borsa. Tutto questo accade per, come nel caso di Twitter, mentre il servizio non ha ancora portato profitti, cercando di allettare gli investitori che credono nel potenziale dell’idea d’impresa.
Il percorso per Spotify è però costellato di difficoltà: la competizione è più agguerrita che mai sopratutto da parte di Google, che sta promuovendo massicciamente il suo servizio musicale Google Play Music, diretto concorrente di Spotify mentre sull’altra sponda anche Apple sembra decisa a sfruttare tutto il suo peso con la sua radio in iTunes, due pesi massimi che rendono incerto non solo il cammino di Spotify ma anche quello di diverse aziende attive nello stesso mercato che pure stanno arrancando, come Rdio, che avrebbe tagliato nelle ultime settimane un terzo del suo personale, o Pandora, che nonostante al quotazione in borsa ed un valore di 5 miliardi di dollari, non è ancora riuscita a portare a casa utili.
Secondo gli osservatori, il fatto che Spotify abbia ottenuto questo finanziamento solo oggi evidenzierebbe anche una cautela da parte degli investitori, che hanno faticato (e forse ancora faticano) a convincersi delle potenzialità di un servizio che ha indubbiamente catalizzato l’attenzione del pubblico ma che fatica a trovare il suo modello economico ideale.