C’è una nuova famiglia di playlist di Spotify: si chiamano Spotify Mix e, prendendo spunto dalle Daily Mix, propongono tre nuove categorie di mix basati sui gusti degli utenti. Sono disponibili sia per gli abbonati che per gli iscritti al servizio Spotify gratuito ed hanno per altro nomi molto più facili da ricordare: “mix artisti”, “mix generi” e “mix decenni”, offrendo così già una indicazione a colpo d’occhio di ciò che contengono.
Nel realizzare queste playlist Spotify ha messo al centro l’utente: i mix vengono infatti generati sulla base delle canzoni che ogni ascoltatore ha salvato tra i brani preferiti e, periodicamente, vengono aggiunte nuove tracce che si ritiene possano piacergli: in questo modo, ogni categoria di mix si evolve insieme agli ascolti dell’utente nel corso del tempo.
Delle tecnologie di apprendimento automatico se ne è parlato durante l’ultimo episodio del podcast di Spotify “A Product Story” condotto dallo Chief R&D Officer dell’azienda, Gustav Söderström, che ha raccontato quali sono state le decisioni che hanno guidato l’evoluzione di Spotify Mix. «Non c’è solo un’esperienza Spotify: in realtà ce ne sono più di 345 milioni diverse, una per ogni ascoltatore. Ogni giorno sulla piattaforma vengono eseguiti mezzo trilione di azioni – che si tratti di ricerche, di ascolti o di click sul pulsante “mi piace” – che alimentano e guidano i nostri sistemi di apprendimento automatico: questo ci dà la possibilità di gestire un nuovo modo di scoprire la musica che mai si era visto prima».
Le nuove playlist sono elencate all’interno della sezione “Create per te”, accessibile cliccando sull’icona di ricerca all’interno dell’applicazione. All’interno di ciascuna di queste macro-sezioni sono raccolte diverse playlist contenenti i brani catalogati per artisti, generi e periodi storici (suddivisi per decadi). Si parte con le canzoni già ascoltate e da qui il sistema è in grado di suggerirne di nuove che si allineano allo stile condiviso dalle canzoni e che pertanto potrebbe essere di gusto per l’utente. Più se ne ascoltano e più la selezione viene arricchita e affinata in base alle abitudini di ascolto dell’utente, rendendo il tutto quanto più personalizzato e preciso possibile, o almeno si spera.
Nelle scorse ore Spotify ha annunciato la trascrizione dei podcast e altro nuove funzioni di accessibilità. Tutte le notizie di macitynet che parlano di Spotify sono disponibili da questa pagina. questo. Per tutti gli articoli di macitynet dedicati ai servizi in streaming per musica e anche per il video (Netflix, Apple TV+, Amazon Prime Video e altro ancora) si parte da questo collegamento.