Per riuscire a offrire un’offerta più completa e competitiva nel sempre più affollato mercato degli ecosistemi d’intrattenimento, Spotify sarebbe in trattative per offrire contenuti video in streaming, da affiancare alla già popolare offerta musicale che ha reso celebre il servizio. Non solo: secondo le fonti di Business Insider, l’azienda starebbe anche programmando la produzione di contenuti e serie esclusive, che sarebbero visibili solamente su Spotify e non su altre piattaforme.
Con questa strategia l’azienda svedese vuole tentare di riuscire ad attirare più utenti e contemporaneamente diventare meno dipendente dal suo modello di business che, per quanto apprezzato, al momento riserva per l’azienda dei margini di profitto molto risicati, a tutto vantaggio delle case discografiche. Una strada già percorsa per esempio da Netflix con la serie esclusiva House Of Cards, abbracciata anche da Amazon e presto probabilmente applicata anche da Google su YouTube.
Il panorama dell’intrattenimento digitale richiederà un grosso sforzo competitivo da parte delle aziende come Spotify che, nonostante il successo e il valore dimostrato, non possono ancora definirsi dei colossi del settore, soprattutto perché sospesi su un business che consente pochi margini di manovra e che presto potrebbe vedere scendere in capo avversari temibili come Apple e Google.