Non è solo Elon Musk a puntare il ditocontro Apple. Pare uno sport comune a Spotify, visto quello che il CEO Daniel Ek ha twittato in lungo thread sulla società di Cupertino.
Nel messaggio si legge che Apple non si preoccupa dei consumatori, dei tribunali o della legge, ma che fa solo i propri interessi. Lo sfondo della vicenda è ormai noto: Spotify non è soddisfatto di quella che considera una concorrenza sleale da parte di Apple Music. Questo perché, sostiene Spotify, mentre Apple può offrire abbonamenti all’interno dell’app senza alcuna commissione, Spotify deve dare ad Apple il 30% (o il 15% dal secondo anno) delle sue entrate provenienti dagli abbonamenti. Questo, ovviamente, riduce i margini di Spotify e lo costringerebbe ad alzare i prezzi.
Per questo la società ha presentato una denuncia antitrust contro Apple nel 2019, nel tentativo di eliminare la commissione del 30%. In sostanza nel ricorso Spotify ritiene che Apple sta dando a se stessa un “vantaggio ingiusto”.
Adesso, Ek si lascia andare ad un lungo messaggio su Twitter, facendo riferimento alla denuncia:
Quattro anni fa, abbiamo presentato una denuncia che descriveva in dettaglio le pratiche anticoncorrenziali di @Apple.
Più e più volte @Apple si dà ogni vantaggio mentre allo stesso tempo soffoca l’innovazione e danneggia i consumatori. Apple agisce nel proprio interesse, ma non sembra nemmeno preoccuparsi della legge o dei tribunali, o della scelta dei consumatori
Il CEO pubblica una serie di link a sostegno delle sue opinioni, tra cui uno della Commissione europea che ha raggiunto un’opinione preliminare secondo cui Apple ha violato il diritto europeo della concorrenza.
In modo divertente, si collega anche al tweet di Musk in cui afferma che la commissione del 30% di Apple è “un segreto” Non sorprende che citi anche la Coalition for App Fairness, che ha contribuito a creare, e cita il CEO di Epic Games Tim Sweeney.
Stiamo lottando per la libertà delle persone che hanno acquistato smartphone di installare app da fonti di loro scelta, la libertà per i creatori di app di distribuirle come vogliono e la libertà di entrambi i gruppi di fare affari direttamente (senza passare da App Store, ndr)
Ek si collega ai tentativi bipartisan del Senato di introdurre una solida regolamentazione antitrust degli Stati Uniti e al sostegno della Casa Bianca per questo obiettivo.
Ek conclude dicendo che si è parlato molto di misure antitrust tecnologiche, ma che al momento si è fatto davvero poco.