L’audio loseless potrebbe arrivare prima su Spotify che su Apple Music: secondo quanto scoperto da alcuni utenti, l’icona HiFi starebbe comparendo per alcuni brani in ascolto sulla piattaforma, lasciando così pensare che l’azienda sia pronta per lanciare l’audio in alta qualità prima di giugno, quando cioè Apple prevede di introdurre la medesima opzione agli abbonati di Apple Music.
Chi ha avuto modo di trovarsi di fronte alla nuova icona fa sapere che, cliccandola per attivare la funzione associata, viene mostrata una schermata in cui viene spiegato che la musica da quel momento verrà riprodotta a 16 bit e 44,1 kHz. Si tratta appunto della qualità audio “loseless”, termine con cui si identifica la compressione dati senza perdita di qualità, ovvero quella classe di algoritmi di compressione dati che non porta alla perdita di alcuna parte dell’informazione originale durante la fase di compressione e decompressione dei dati stessi.
In base a quanto si apprende però, almeno per il momento, la funzione non viene attivata: se si tocca l’icona HiFi su Spotify viene soltanto mostrata questa informazione, mentre la qualità della riproduzione resta invariata, a dimostrazione che lato server, questa opzione probabilmente non è stata ancora finalizzata e perciò non è pronta per essere offerta agli ascoltatori.
Non è chiaro se Spotify farà pagare questa opzione, soprattutto alla luce del fatto che Apple ha dichiarato di introdurla su Apple Music senza costi aggiuntivi per i propri abbonati. Nel momento in cui questa opzione sarà disponibile, i clienti di Apple Music potranno ascoltare oltre 75 milioni di brani beneficiando dell’Audio Spaziale, una tecnologia che permette agli artisti di sfruttare le potenzialità del Dolby Atmos per riprodurre la musica nello stesso modo in cui è stata pensata in studio.
Apple come dicevamo ha fissato il lancio di questa opzione per il mese di giugno, ma già da qualche giorno è stato avvistato il logo loseless che verrà utilizzato dalla piattaforma: il fatto che Spotify stia quindi attivando preventivamente il pulsante, anche se inattivo, non ci dà né la conferma che questa opzione potrebbe effettivamente arrivare prima del suo diretto concorrente, ma neppure che arriverà in ritardo.
Ricordiamo che poco dopo l’annuncio di Apple Music, anche Amazon ha risposto subito azzerando il costo della riproduzione della musica HD per gli abbonati ad Amazon Music Unlimited. Per tutti gli articoli di macitynet dedicati ai servizi in streaming per musica e anche per il video (Netflix, Apple TV+, Amazon Prime Video e altro ancora) si parte da questo collegamento.